Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 04 Gennaio 2019
In dieci anni dimezzati i nati al Mandic
Il parto cesareo non va più di moda?
Merate Nel 2018 saldo di 637 bambini, nel 2009 i lieti eventi erano stati 1156 e nel 2010 1099 Il dottor Bellù: «Stiamo cercando di capire il perché, la concorrenza ma anche nuove abitudini»
In dieci anni è dimezzato il numero dei nati nel reparto di ostetricia e ginecologia del San Leopoldo Mandic.
Se infatti il 2018 si è chiuso con un saldo di 631 parti e 637 bambini, dieci anni fa il reparto viaggiava su ben altri numeri.
Il 2009 era infatti stato un anno record, con ben 1156 nati. Ma quei risultati non si erano discostati molto rispetto a quelli del 2010 (1099), 2011 (quasi 1100) e 2012 (1050). Da quel momento in poi è cominciata una discesa che non si è mai più fermata. Il 2013 si è chiuso sotto ai mille nati (950). L’anno successivo è andata anche peggio (881). Ci si è ripresi nel 2015 (956), per poi tornare a scendere nel 2016 (865) e nel 2017 (763). Fino, appunto, ai 637 del 2018.
Un problema di cui sono perfettamente a conoscenza a Lecco e che il dottor Roberto Bellù, a capo del dipartimento materno-infantile, sta cercando di sviscerare insieme ai più stretti collaboratori.
«Stiamo cercando di capire il perché di questo calo. Certamente c’è il trend nazionale, che è in discesa, così come quello regionale. Questo dato, tuttavia, non spiega tutto. Sicuramente, pesa la concorrenza di poli come Carate e Vimercate, che sono vicini e che hanno guadagnato in appeal».
Forse però, dietro ai risultati del reparto di Merate ci sono anche altre questioni. «Potrebbe anche esserci - aggiunge Bellù - un mutamento di tendenza da parte delle donne. Quelle più orientate al cesareo sono più propensa ad andare al Mandic. Chi invece preferisce un tipo di servizio diverso, va altrove».
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