Torna in D la squadra di Merate. Per questo motivo, lo stadio cavalier Enrico Ferrario dovrà rifarsi il look. Questione non tanto di estetica ma di standard previsti dal Coni. Qualche giorno fa, in città sono giunti da Roma i funzionari del Coni. In vista del debutto nel campionato semi-professionistico della squadra Casatese Merate hanno voluto dare un’occhiata allo stadio cittadino. Al termine del sopralluogo hanno individuato alcune criticità. Nulla di clamoroso ma per effettuare gli interventi, c’è poco tempo e mancano i soldi. Per questo, all’indomani della verifica, nel rettangolo verde di via Bergamo è arrivato anche il neo-assessore allo sport Gianpiero Airoldi. A cui il presidente della Casatese Merate Roberto Spreafico ha chiesto un aiuto.
«Il nuovo progetto - spiega Spreafico - prevede che la squadra giochi metà delle partite a Merate e metà a Casatenovo. Per quello che riguarda lo stadio cittadino, ci sono alcune cose da sistemare. Anzitutto, devono essere rifatte le panchine. Quindi, ci sarà da manutenere il verde in modo adeguato». La questione più ostica, però, è un’altra. «Nei prossimi giorni, i tecnici verificheranno l’impianto di illuminazione. Bisogna capire se funziona o se occorre metterci mano. Inoltre, dovranno essere eseguite verifiche sulla potenza. Il Coni richiede una potenza di 200 lumen per illuminare le partite notturne».
È improbabile che l’impianto esistente sia in grado di raggiungere tali livelli. Anche perché è piuttosto datato. Di conseguenza, se lo si vorrà potenziare, bisognerà preventivare una spesa consistente. La cifra non è stata ancora ipotizzata ma è possibile che servano alcune decina di migliaia di euro. Per gli interventi già certi, la spesa è stata calcolata in circa 20 mila euro. «Sicuramente - continua Spreafico - riavere una squadra in serie D dopo quindici anni (l’ultima volta era avvenuto ai tempi del presidente Roberto Da Silva, ndr.) per la città di Merate è un grande onore. Sarebbe perciò bello che lo stadio fosse attrezzato in modo da ospitare le partite al meglio. Se l’impianto non risultasse adeguato, vorrà dire che non potremo disputare le partite in notturna. Ma c’è però da considerare anche il fatto che, d’inverno, in alcune giornate fosche, la luce servirebbe anche di giorno».
Per questo, Spreafico spera che la giunta dia l’ok allo stanziamento. Non vede il problema il sindaco Mattia Salvioni. «Per il momento facciamo un check dell’impianto di illuminazione. Verifichiamo se funziona o se va sistemato. Quanto alla potenza, se non fosse sufficiente, vorrà dire che per questo primo anno la squadra non giocherà in notturna a Merate». Quindici anni fa, i gialloblu restarono in serie D appena due campionati. Forse per questo, a Palazzo Tettamanti, preferiscono andarci cauti. «Questa volta - assicura però Spreafico - avendo unito le forse del Merate con la Casatese, cercheremo di essere più competitivi».
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