Il figlio del patron della Betonvilla

accusato di bancarotta fraudolenta

Merate, secondo il pm, la distrazione di centomila euro ha causato il dissesto della “Bauen srl”. Chiesto il rinvio a giudizio per Massimo Villa che nell’87 era stato sequestrato in Aspromonte

MERATE

Bancarotta fraudolenta della società “Bauen srl”, impresa edile, costituita a inizio 2007 che ha sede operativa in Via Laghetto a Merate e sede legale a Lecco in via Valsugana 21.
Il pm Nicola Preteroti ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare Massimo Mercaldo di rinviare a giudizio anzitutto l’amministratore di fatto Massimo Oreste Villa, 57 anni, Merate, socio quasi totalitario con 24.500 euro di quota del capitale sociale e secondo socio Luciana Casati per quota di 500 euro, in modo da coprire i 25 mila euro dell’intero capitale. Seguono nell’elenco dei soggetti incriminati dal pm l’amministratore unico Fausto Della Cristina, 40 anni, abitante a Sondrio; e due collaboratori coinvolti in operazioni gestionali: Alessandro Balestrieri e Antonio Gabriele.
Il pm ha valutato in almeno centomila euro la distrazione di risorse dal patrimonio, entità decisiva per il dissesto. Con il capitale sociale di 25 mila euro, la società è in procedura concorsuale del fallimento sentenziato dal tribunale il 10 agosto 2011.
I difensori dei tre amministratori hanno inoltre proposto di voler ricorrere al rito alternativo del patteggiamento della pena che potrebbe essere determinata in un anno e sei mesi, con benefici. Per il pm Nicola Preteroti nel pubblico dibattimento potrà essere perciò giudicato Massimo Oreste Villa, figlio del notissimo imprenditore Arialdo Villa, già patron della “Beton Villa”, 87 anni a luglio. La famiglia Villa era finita alla ribalta della cronaca per una storia terribile, il sequestro di Massimo Oreste ad opera della banda di calabresi . Il padre Arialdo aveva dovuto versare tre miliari di vecchie lire per ottenere la libertà del figlio dopo sette mesi di duro regime in una caverna dell’Aspromonte.
L’ ultima rata dell’ ingente riscatto era stata consegnata da Arialdo Villa, trasferitosi a Vibo Valentia in Calabria per le ultime trattative con la moglie Luciana Carati. Massimo Oreste Villa venne rapito nel tardo pomeriggio del 24 novembre 1987, a 29 anni. Bloccato alla guida del suo fuoristrada , a poca distanza dalla casa della madre, due individui lo costrinsero a scendere di forza e lo caricarono su una Lancia Thema.

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