
Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 30 Novembre 2017
I sindaci: «Nubi sull’ospedale di Merate
Troppe incognite, serve fare chiarezza»
Chiesti ad Asst e Ast l’apertura di un tavolo di confronto permanente e investimenti. La controparte replica: «Già spesi oltre due milioni»
Merate
Sindaci preoccupati per il futuro dell’ospedale di Merate, soprattutto alla luce del pesante provvedimento, per il momento congelato, che ha colpito il primario di ginecologia Gregorio Del Boca, che ieri ha incassato la solidarietà convinta delle associazioni dei ginecologi e degli ostetrici. All’indomani della notizia, Andrea Massironi e Filippo Galbiati avevano immediatamente manifestato solidarietà al medico, chiedendo chiarimenti all’Asst. Ieri mattina, insieme ad Adele Gatti, presidente dell’ambito distrettuale di Merate, a Casatenovo si sono incontrati con il numero uno degli ospedali lecchesi, il direttore generale Stefano Manfredi, e con il capo dell’Ats Massimo Giupponi.
Si è naturalmente partiti a parlare di Del Boca per poi allargare il discorso all’interno presidio Mandic.Pur riconoscendo il lavoro svolto per il presidio meratese, hanno quindi affermato in un comunicato congiunto, i primi cittadini hanno chiesto a Asst e Ats un «impegno a proseguire negli investimenti per consolidare il ruolo che il presidio ricopre sul territorio e nell’ottica dell’attuazione della riforma sanitaria anche attraverso iniziative di integrazione in particolare in riferimento al documento approvato dall’assemblea dei sindaci».
Da parte loro, sia Giupponi sia Manfredi hanno prima di tutto precisato che il provvedimento a carico del ginecologo «non può e non deve assolutamente essere identificato come un segnale sul futuro del presidio ospedaliero Mandic». Quindi, soprattutto Manfredi, ha ricordato i numerosi investimenti degli ultimi tempi: l’ampliamento del pronto soccorso e l’incremento dei livelli di sicurezza (960 mila euro) e la ristrutturazione del laboratorio analisi chimico clinico e medicina riabilitativa (1,3 milioni).
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