«I fuochi di Sartirana, un danno per la riserva»

Un’altra occasione persa per fare festa senza disturbare l’avifauna che popola la riserva lago di Sartirana. Ancora una volta, il comitato civico ambiente si scaglia contro il tradizionale appuntamento dei fuochi d’artificio che ha chiuso la festa della frazione di Sartirana. «Anche quest’anno la ristretta comunità di Sartirana ha esercitato il suo diritto di sparare i fuochi di artificio - commenta con sarcasmo la presidente Elena Calogero. - I bombardamenti sono continuati per una ventina di minuti nonostante si trovassero a ridosso di una riserva naturale e di un sito di interesse comunitario. Sito che, in questo periodo dell’anno, sta ospitando avifauna protetta in via di estinzione».

Calogero ha quindi ricordato come in Europa sia appena stata votata una «legge sul ripristino della natura indirizzata proprio in favore di ambienti come quelli di Sartirana». Ciononostante, a Merate si comportano come «se la riserva di Sartirana e il laghetto fossero dei meratesi. Ma non è così - precisa la presidente del comitato ambiente. - La riserva è un luogo prezioso per la sua caratteristica ambientale di pregio evidenziate fin in Europa, che ne finanza la sopravvivenza».

Per evitare che quest’anno si ripetesse la stessa storia di sempre, il comitato si era mosso per tempo. «A febbraio abbiamo incontrato il comitato che stava preparando il programma della festa. Abbiamo spiegato le ragioni per le quali sarebbe stato opportuno usare fuochi silenziosi. Sarebbe stata l’occasione per dimostrare il senso di responsabilità che a quel luogo si deve per etica. Non siamo stati ascoltati. Così anche quest’anno i botti hanno prevalso sulla ragione». Per questo, Calogero parla di «grande occasione mancata» e denuncia il fatto che si sia sfregiato «un luogo che andrebbe curato e tutelato».

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