Galletto ucciso a Calco, il presidente dell’asilo: «Se Pepe dava fastidio, bastava parlare con noi»

Amareggiato il presidente della scuola materna di Origo, Fabrizio Galimberti, così come le insegnanti. Il sindaco Motta: «Livello di inciviltà inconcepibile». Il sistema di videosorveglianza della zona potrebbe dare qualche risposta in merito al responsabile dell’orribile gesto

«Se il gallo dava fastidio, la persona che ha ucciso Pepe poteva semplicemente venire da noi e lamentarsi. Lo avremmo ascoltato. E avremmo trovato una soluzione». Fabrizio Galimberti, presidente della scuola materna Origo di Calco, dove è stato barbaramente impiccato un gallo che si trovava nel pollaio e che era diventato la mascotte della scuola, commenta così gli incresciosi fatti di cui hanno riferito le cronache ieri. «Nessuno si è mai lamentato con noi per la presenza del gallo. Se l’avesse fatto, avremmo certamente trovato una soluzione che potesse garantire la libertà di tutti».

Invece, sabato mattina, Pepe, nato a marzo nell’ambito di un progetto scolastico, è stato trovato impiccato alla staccionata. «Non sappiamo con certezza che cosa sia successo né perché sia stata fatta questa cosa. Sappiamo solo che Pepe faceva parte di un progetto scolastico e che quello che è avvenuto è davvero brutto», sottolinea Galimberti. Che precisa come al momento «non abbiamo ancora sporto denuncia ma stiamo decidendo come procedere».

Oltre al reato di maltrattamento e uccisione di animali, si configura anche quello di violazione di domicilio, dal momento che il pollaio è all’interno della proprietà, recintato. «Pepe - continua il presidente - era l’unico gallo tra i volatili allevati dai bambini. Tutte le altre sono galline. Per ora, ai bambini non abbiamo detto nulla. Tuttavia, c’è l’intenzione di raccontare loro la realtà e spiegare quello che è successo perché ci sembra giusto farlo».

Le dichiarazioni del presidente riprendono quelle delle insegnanti che, l’altro giorno, hanno sottolineato come «ogni vita è un dono e va rispettata ma ci sono “persone” che troppo spesso se lo dimenticano». Non ha voluto aggiungere altro la coordinatrice della scuola, amareggiata per l’accaduto.

Per individuare il responsabile, potrebbero essere d’aiuto le immagini del sistema di videosorveglianza della zona, anche se nessuna controlla direttamente l’asilo. Il comandante della polizia locale di Olgiate-Calco-Brivio, Alberto Maggioni, si è comunque impegnato a verificare quanto è stato registrato dal sistema.

E sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco, Stefano Motta. «Siamo arrivati a un livello di inciviltà inconcepibile. Purtroppo, lo verifichiamo tutti i giorni in vari ambiti. Complessivamente, la situazione sta peggiorando. Spiace constatare il fatto che chi ha ucciso il gallo pare non essersi nemmeno posto il problema di fare un torto ai bambini. Di fronte a quel gesto, occorre quindi fare una riflessione complessiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA