Furto in una villetta, ladri incuranti dell’allarme che suona

Nonostante la sirena dell’antifurto fosse in funzione, hanno continuato a frugare in armadi e cassetti senza fare una piega. Solo quando la padrona di casa, in visita ai parenti a una decina di chilometri, attraverso le mini telecamere installate nella villetta ha gridato loro che erano stati allertati i carabinieri e che le forze dell’ordine stavano arrivando, i ladri sono scappati. Vittima dell’ennesima incursione sul territorio, la famiglia di Alessandra Brambilla, che vive in una villetta bifamiliare in via Paladini.

«Mercoledì pomeriggio - racconta ancora scossa per quanto accaduto - sono uscita di casa nel pomeriggio attorno alle 16,30 e sono andata a trovare i miei genitori a Torrevilla. Ero da loro quando è squillato il telefono: era il sistema d’allarme che mi avvertiva di un’intrusione. Mi sono collegata alle telecamere che abbiamo fatto installate in alcuni locali per controllare che il nostro gatto rientri a casa quando siamo via. Scorrendo le varie riprese, sono arrivata a quella della camera da letto. Le telecamere inquadravano tre uomini, due a volto scoperto uno con il volto travisato, che frugavano in cassetti e armadi. Mi sono messo in collegamento con le telecamere e ho urlato loro che stavano arrivando i carabinieri. Dopo pochi istanti, se ne sono andati».

Subito dopo, Brambilla ha contattato il marito, che a sua volta ha chiamato i carabinieri, che si sono precipitati sul posto. Quando sono arrivati, naturalmente i ladri erano già fuggiti. Ai derubati non è rimasto altro da fare che controllare i danni subiti dall’abitazione dove i ladri erano entrati forzando una portafinestra. «Sulle prime, pensavamo che non fossero riusciti a prendere nulla. Nella giornata di ieri, invece, abbiamo scoperto che, seppure siano rimasti in casa poco più di un minuto, abbiano rubato due orologi di poco valore di mio marito, un bracciale e un paio di orecchini in oro». La famiglia si è recata dai carabinieri della stazione di Cremella per denunciare l’accaduto e consegnare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza privato nella speranza che le forze dell’ordine riescano a identificare i ladri.