Fuggito quaranta giorni fa da Padova

Ritrovato nell’Adda, vicino alla diga

Tragico epilogo per le ricerche di Lorenzo Verduscolo, 24 anni, di Udine Le ultime tracce del telefonino a Robbiate. Di lui si è occupato anche “Chi l’ha visto?»

Paderno

Oggi attorno alle 15,30 i vigili del fuoco di Merate e del Saf, il reparto speleo alpino fluviale, hanno recuperato un cadavere dal fiume Adda, vicino alla diga vecchia lungo l’alzaia.

Si tratta di Lorenzo Verduscolo, 24 anni di Udine, allontanatosi da Padova all’inizio di febbraio, e che era stato avvistato per l’ultima volta a Robbiate dove era stata agganciato il suo cellulare alla cella delle antenne.

Circa un’ora prima era emerso dall’acqua, a livelli più bassi del solito, ed era stato notato da alcuni passanti, un pescatore che si ferma sempre vicino alla diga, ed una coppia che stava passeggiando e che per coincidenza era la stessa che lo scorso venerdì aveva avvisato forze dell’ordine e soccorritori che un uomo si era gettato dal ponte San Michele e che poi è stato ritrovato, un giovane di 35 anni di Terno d’Isola. Dopo l’avvistamento del corpo è stato avvisato il custode della diga che ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Merate e un’auto medica del 118. I soccorritori hanno lavorato per circa un’ora ed alle 15,30 hanno ripescato il cadavere, che da un primo esame risulta essere in acqua da varie settimane. Si è subito sospettato che potesse trattarsi del corpo dello studente padovano, ma la conferma è arrivata solamente nel tardo pomeriggio. Carabinieri e pompieri hanno chiuso al transito l’alzaia dell’Adda, dove si trovavano molti più visitatori del solito grazie anche alla bella giornata con temperature tiepide.

La scomparsa di Lorenzo risale allo scorso 6 febbraio, era iscritto al quinto anno della facoltà di Scienze dei materiali all’Università di Padova ed abitava in un alloggio universitario. Era stata la madre a chiamare la Questura di Udine avvisando che dal giorno precedente non riusciva a contattare il figlio, i controlli a Padova non avevano dato nessun esito, anche perché il coinquilino di Lorenzo era appena arrivato nell’alloggio e non sapeva nulla.

Dal 9 di febbraio si sono perse completamente le tracce dello studente, come detto il suo cellulare era stato individuato agganciato alla cella di Robbiate e proprio nelle zone rivierasche si erano concentrate le ricerche. La protezione civile di Robbiate, proprio nella giornata di domenica 12 febbraio, aveva pattugliato con moltissimi uomini tutti i versanti del Monte Robbio e i boschi che portano all’Adda. Della sua scomparsa se n’era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”, fino all’epilogo di ieri.

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