Due arresti, uno per aggressione

e l’altro per evasione dai domiciliari

I provvedimenti sono del Tribunale di Sorveglianza che ha disposto il trasferimento in carcere per entrambi: il primo a Merate, il secondo a Cassina Valsassina

Merate - Cassina Valsassina

Due arresti sono stati eseguiti ieri dai carabinieri delle compagnie di Merate e Lecco. Il primo si trovava ai domiciliari per scontare una pena di 1 anno e sei mesi per spaccio di droga il 34enne marocchino che nei giorni scorsi è stato trasferito in carcere dopo aver aggredito la coppia che lo ospitava nella propria casa per espiare la sua condanna. Ad arrestarlo nuovamente sono stati i carabinieri della stazione di Merate. Il provvedimento è stato emesso a seguito delle ripetute violazioni degli obblighi imposti, accertate dai carabinieri nel corso dei controlli quotidiani effettuati presso l’abitazione sita in via ai Campi di Merate.In particolare, in data 16 settembre scorso, i militari hanno accertato che il 34enne, D. M., in Italia senza fissa dimora, aveva aggredito e minacciato la coppia che lo stava ospitando per poter scontare la misura alternativa alla carcerazione, peraltro accanendosi contro il loro cane. A seguito di quest’ultimo episodio il Tribunale di Sorveglianza di Varese ha sospeso immediatamente la detenzione domiciliare sostituendola con quella in carcere. L’arrestato nel pomeriggio di ieri è stato trasferito alla casa circondariale di Lecco

A Cassina Valsassina è invece finito in carcere per aver evaso i domiciliari un valsassinese di 72 anni arrestato nella prima mattinata di giovedì dai carabinieri di Introbio.

Luigi Biffi stava scontando una pena per reati contro il patrimonio. L’ordine di carcerazione è stato emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Varese. Il provvedimento scaturisce dall’intervento operato dagli stessi militari il 25 marzo di quest’anno quando il 72enne, già sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare era stato sorpreso per strada a Cremeno e quindi arrestato per evasione. L’uomo è stato trasferito al carcere di Opera

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