Cremella, il Comune vuole restaurare l’abbandonata Villa Clerici

Cremella

L’amministrazione comunale di Cremella punta al restauro di villa Clerici sperando di accedere ai fondi del bando della Fondazione Cariplo denominato “Progetti Emblematici Maggiori 2025” rivolto ad alcune delle Province della Lombardia, tra cui quella di Lecco. La stima della cifra necessaria alla ristrutturazione è di 1 milione e 320 mila euro di cui 650 mila tra opere edili e di restauro, 140 mila per impianti meccanici ed idrosanitari, 130 mila per gli impianti elettrici e speciali, 400 mila per opere strutturali e di consolidamento. Il professionista scelto dovrebbe ricevere un compenso di quasi 20 mila euro, per la precisione 16 mila euro più cassa previdenziale e Iva. La giunta ha affidato allo studio Alterstudio Partners di Milano l’incarico per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali necessario a partecipare al bando, che scade il prossimo 13 marzo.

Villa Clerici, edificata attorno al 1850, è stata comprata dal Comune nel 2000 ed è dotata di un terreno di circa 2500 metri quadrati. Si trova accanto alla biblioteca comunale e «dall’epoca del suo acquisto non sono mai stati fatti interventi sull’immobile e attualmente si presenta in stato di totale abbandono e di avanzato degrado. A cavallo tra il 2012 ed il 2013 è stato fatto un intervento sull’area di pertinenza con cui si proceduto alla demolizione del muro perimetrale tra via Battisti e via Sessa con la realizzazione di un parcheggio a servizio della biblioteca e degli esercizi commerciali presenti in zona come bar e farmacia», spiega il tecnico del Comune Flavio Perego. L’amministrazione comunale intende intervenire a recuperare la villa per destinarla a biblioteca comunale individuando spazi di dimensioni adeguate che permettano anche l’uso delle nuove tecnologie per la lettura e la possibilità di organizzare eventi sia internamente che esternamente essendo presente uno spazio verde. Alcuni locali potranno essere riservati ad alcune associazioni di volontariato presenti in paese.

L’attuale biblioteca si trova in alcuni locali comunali di 200 metri quadri, con un salone con ingresso con la scrivania per la bibliotecaria ed una sala più piccola. Sono spazi «non più idonei a garantire un afflusso sempre maggiore di utenza» ed anche lo spazio a disposizione per i libri è poco, tanto che non c’è più posto per comprarne altri. C’è un solo bagno a disposizione degli utenti e non può essere usato dai disabili. Il Comune ha interpellato la Soprintendenza per avere indicazioni su come procedere e la risposta è stata che non si può abbattere e ricostruire ma solo ristrutturare l’immobile esistente.

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