«Chiusura subintensiva al Mandic, stiamo cercando un’alternativa»

L’Asst di Lecco è in cerca di «soluzioni organizzative interne per creare un’offerta alternativa di assistenza subintensiva» dopo che l’Inrca ha deciso di chiudere temporaneamente il reparto per la mancanza di sei infermieri. Asst, attraverso il suo direttore generale Marco Trivelli, assicura che la soluzione sarà individuata «entro breve tempo anche in collaborazione con il personale medico e la direzione di Inrca».

Il numero uno dell’Asst lecchese non manca di esprimere la propria preoccupazione per la scelta compiuta dall’Inrca. Che, come si ricorda, gestisce un reparto di pneumologia all’interno del presidio ospedaliero Mandic di Merate. Oltre, per il momento, a una settimana dalla doccia fredda che sta causando moltissima apprensione nelle famiglie che hanno figli che potrebbero avere bisogno della semi-intensiviva pneumologica, il direttore generale non dice.

Sicuramente sta lavorando dietro le quinte alla ricerca di una soluzione che al momento non viene però neppure abbozzata. Da parte sua, il direttore sanitario dell’Inrca, Riccardo Luzi, ha precisato che la rimodulazione è stata effettuata per dare maggiore spazio all’intensiva. E che la scelta compiuta è stata quella ritenuta meno dolorosa. Di tutt’altro avviso, ovviamente, le famiglie dei malati neuro-muscolari affetti da acuzie respiratorie. Fino a qualche giorno fa, potevano contare su un reparto all’avanguardia in caso di bisogno. Reparto che oggi, anche se temporaneamente, è chiuso.

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