Casatenovo, suona il telefono: «Mamma, ho fatto un incidente». Ma era una truffa

E’ un fenomeno in crescita, che anche nel nostro territorio sta prendendo piede, quello delle truffe telefoniche, riuscite o tentate che siano. Ci sono ancora truffatori che girano di persona suonando ai campanelli, facendosi passare per tecnici dell’acquedotto o rappresentanti delle forze dell’ordine ma la diffusa consapevolezza tra le potenziali vittime e i rischi connessi ne ha decimato il numero. Ripiegano invece sulle telefonate a casa, principalmente ai numeri fissi, che ancora molte persone soprattutto anziane conservano.

E’ quanto accaduto l’altro giorno a Casatenovo, dove una signora è stata presa di mira ma non ci è cascata. E’ stata una ragazza a tentare la truffa, spacciandosi per la figlia, segno che in qualche modo sapevano che la signora era madre di una donna. E’ avvenuta all’ora di pranzo, sul numero fisso di queste persone arriva una telefonata da un numero sconosciuto e sente la voce di una ragazza in lacrime che dice: «Mamma, ho fatto un incidente, ho investito un bambino che è morto». Questo ha allarmato la signora, che non si è accorta subito che la voce dall’altra parte non era quella della figlia.

Continuava a dire che si trovava in commissariato e che da casa sarebbero passati i carabinieri, in un tentativo di preparare la strada alla visita dei truffatori. Si trattava quindi di una cosa preparata in anticipo, con uno studio delle potenziali vittime, messa in atto da una banda. La ragazza che telefona, gli uomini che sarebbero passati, tutto preparato. Ma la signora non ci è cascata e si è insospettita, ha chiesto alla ragazza al telefono di pronunciare il suo nome, a quel punto la telefonata è stata interrotta. E’ stata sporta denuncia ai carabinieri.

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