Casatenovo: petizione per portare la fibra a Galgiana

Casatenovo

La frazione di Galgiana a Casatenovo a quanto pare è una delle aree del paese ad essere rimasta priva di fibra ottica, quanto meno quella della tecnologia Ftth, Fiber to the home, che porta materialmente il cavo in vetro all’interno delle case. Uno dei residenti, Giorgio Casiraghi, ha promosso una petizione per chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale per cercare di risolvere il problema. Nel corso delle scorse settimane ha raccolto circa 80 firme di residenti e nei giorni scorsi ha depositato la petizione all’ufficio protocollo del Comune.

Chiede al sindaco Filippo Galbiati ed all’assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò di interessarsi alla questione. «Con la presente, in qualità di portavoce dei residenti in frazione Galgiana, chiedo che il Comune di Casatenovo, attraverso le vostre persone, si faccia parte attiva presso le aziende del settore, affinché la nostra frazione possa essere raggiunta da un servizio di rete in fibra ottica FTTH». Le altre zone del paese, soprattutto il centro storico, la zona lungo la sp 51 La Santa, Rogoredo, hanno suscitato l’interesse degli operatori che negli anni scorsi hanno posato la fibra. Ma a Galgiana, a metà strada tra il centro ed Usmate, non sembra che questo interesse sia molto alto, anche se parecchi residenti ne sentono la necessità:«Questa esigenza è emersa in modo chiaro e palese dai residenti della frazione a seguito di una raccolta firme, che ho organizzato nelle scorse settimane e che ha riscosso interesse e tante adesioni. Siamo certi che il vostro interessamento ci permetterà di avere una linea veloce di trasmissione oramai assolutamente necessaria per garantire lo smart working, per l’e-learning e l’accesso ai servizi digitali innovativi, e questo servizio migliorerà la qualità della vita di noi residenti a Galgiana».

Casiraghi e gli altri firmatari attendono fiduciosi che l’intervento degli amministratori possa sbloccare la situazione e che qualche azienda si interessi alla questione. L’alternativa sarebbe ricorrere alla connettività wireless offerta da qualche operatore nelle zone non raggiunte dai cavi.

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