Casatenovo, incarico da duemila euro tiene fermo un cantiere da un milione

La vicenda del centro sportivo comunale di via Volta

Un incarico da duemila euro ha tenuto bloccato per quasi un mese e mezzo un cantiere da poco meno di 1 milione di euro. Si sta parlando del centro sportivo comunale di via Volta, dove devono essere costruiti i nuovi spogliatoi che le società sportive, la CasateSport ma soprattutto la CasateseRogoredo stanno aspettando da quattro anni.

Il cantiere è stato ufficialmente aperto lo scorso 26 maggio ma «fino ad ora non è stato piantato neppure un chiodo», rimarca Angelo Perego, capogruppo della minoranza CasateSi, architetto e presidente della CasateSport che proprio al centro sportivo ha la sua sede. «Abbiamo aspettato di assegnare l’incarico per la consulenza archeologica per partire con i lavori» ha invece spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Daniele Viganò, riconfermato nell’incarico dopo le elezioni. E proprio l’altro giorno, finalmente, gli uffici hanno assegnato alla società di professionisti Archeosfera di Sesto San Giovanni l’incarico per la consulenza archeologica.

Il problema è nato successivamente all’assegnazione dell’appalto, ormai mesi fa, finito alla Redaelli Costruzioni di Inverigo, che aveva offerto un ribasso del 18,6% sui 961 mila euro della base d’appalto, facendo risparmiare parecchi soldi all’amministrazione comunale. Espletate tutte le pratiche successive alla gara, con la firma dei contratti e il via libera all’apertura del cantiere, qualche giorno dopo arriva la tegola.

La Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio ha infatti dato parere favorevole al progetto solo il 4 di giugno, con la prescrizione «che gli scavi previsti si svolgano con l’assistenza continuativa di archeologi, operanti sotto la direzione scientifica di questo ufficio». Non ci sono archeologi negli uffici del Comune di Casatenovo: «L’ufficio, in riferimento alla disponibilità di personale tecnico ed alla programmazione delle attività d’ufficio, non dispone nel proprio organico delle risorse adeguate allo svolgimento di questo incarico professionale con risorse proprie», ed ha quindi dovuto rivolgersi ad un professionista esterno.

La prescrizione della Soprintendenza ha senso, anche se arrivata dopo l’apertura del cantiere. Si ricorderà che durante la costruzione della nuova scuola media di Crotta, alla fine del 2022, venne fatto un rinvenimento archeologico quasi eccezionale che datavano le prime presenze umane sul territorio molto più indietro di quanto di pensasse, addirittura di 3000 anni, all’epoca del Neolitico. Si trattava di pezzi sparsi di ceramica, schegge di lavorazione in selce ed un pozzetto riempito con sedimento nerastro, tipico indizio di presenza umana. All’interno del sedimento erano state messe alcune porzioni di recipienti in ceramica e vari frammenti sparsi, che da una prima valutazione sono collocabili in età Neolitica.

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