Casatenovo, una commissione per il futuro dell’ex Vismara

Era stata promessa in campagna elettorale ed ora è stata istituita. Casatenovo avrà una commissione di studio di rilevanza straordinaria per il centro di Casatenovo e le aree ex Vismara e ex Vister «per il coinvolgimento di tutte le forze consiliari sui vari passaggi amministrativi e di sviluppo del complesso procedimento attinente il Centro di Casatenovo, con possibilità di aprire a contributi e consulenze di esperti del settore».

Per il momento è stato deciso come sarà composta, i membri verranno nominati più avanti. Sarà formata da 9 componenti, tre provenienti dalla commissione Ambiente e Territorio, uno sarà il responsabile del settore urbanistica ed edilizia privata. Ci saranno poi cinque membri esterni, di due tre indicati dalla maggioranza e due dalla minoranza. Saranno nominati tra persone che abbiano competenze di pianificazione e progettazione urbanistica, politiche ambientali, aspetti storico - culturali propri del Comune di Casatenovo, politiche sociali – culturali – associazionismo locale – servizi alla persona, esperienza in ambito legale, appartenenza o impegno nel mondo giovanile.

I membri esterni verranno nominati dal presidente della commissione Ambiente e Territorio che li comunicherà all’amministrazione comunale. Vi partecipa di diritto l’assessore all’urbanistica e la presidenza è ricoperta dal presidente della commissione Ambiente e Territorio. Durerà 12 mesi dal suo insediamento e si occuperà di tutti gli aspetti “politici” ed in parte urbanistici della questione del centro, che al momento vede uno scenario complesso. Da un lato si attende che la questione del commissariamento Ferrarini sia sbrogliata e venga trovata una soluzione definitiva che dipende dai tribunali, dall’altro si è fatto avanti un operatore che si è detto interessato a rilevare almeno in parte le proprietà, comunque ad intervenire.

Si è ancora a livello di abboccamenti, nulla è deciso e nulla è certo, ma ormai le due aree hanno imboccato una strada diversa rispetto al passato. Tutto al momento è regolato dal Piano di governo del territorio che Soprattutto il piano di governo si concentra sul futuro del centro e sul recupero della ex Vismara e della ex Vister per cui ha dettato prescrizioni molto stringenti per invitare eventuali futuri proprietari, che dovrebbero essere le banche creditrici del gruppo Ferrarini, ad intervenire in tempi rapidi. La volumetria è stata abbassata del 30% da 180 a 110 metri quadri, ma soprattutto se entro due anni non verrà presentato un piano attuativo e di demolizione ci sarà un’ulteriore riduzione ancora più drastica. Il piano di sviluppo prevede in cinque anni delle tappe: «Acquisizione delle proprietà da parte di investitori interessati, passaggio che dipende dalle banche e dal tribunale di Reggio Emilia preposto al concordato preventivo Vismara. Poi presentazione da parte dei proprietari del piano di demolizione, demolizioni, costruzione del nuovo centro di Casatenovo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA