Calco: rapina all’ufficio postale di largo Pomeo

Un uomo con mascherina sul volto e cappello di lana si è messo in coda con gli altri clienti attendendo il proprio turno. Al momento opportuno si è avvicinato al bancone e ha estratto un taglierino minacciando l’impiegato. Insieme al complice è fuggito con un bottino di 400 euro

Calco

Un’azione criminale audace ha scosso la tranquillità di Calco venerdì 21 febbraio, quando l’ufficio postale di largo Pomeo è stato teatro di una rapina a mano armata ad opera di due individui che sono arrivati sul posto a bordo di un’auto, forse rubata come fanno spesso i criminali per compiere dei reati e non essere poi identificabili.

Hanno probabilmente approfittato dei lavori in corso per la realizzazione del marciapiede lungo via Nazionale che sono stati avviati da pochi giorni per confondersi fra le persone che affollano a quell’ora lo slargo, dove si affacciano parecchie attività commerciali ma soprattutto passano decine di migliaia di auto e camion tutta la settimana. Il gran via vai di persone ha permesso ad uno dei due malviventi di confondersi fra i clienti in attesa.

Per non essere identificabile ma allo stesso tempo non destare sospetti, si è infilato sul volto una mascherina e si è coperto la testa con un berretto di lana, tenendo il volto rivolto verso il basso come se fosse immerso nei propri pensieri. Si è messo in coda con gli altri clienti attendendo il proprio turno senza destare sospetti. Al momento opportuno, l’uomo si è avvicinato al bancone e, con freddezza, ha estratto un taglierino, minacciando l’impiegato e intimandogli di consegnare il denaro presente nelle casse. I dipendenti, sotto shock ma mantenendo la calma, hanno consegnato le banconote, qualche centinaio di euro, che il rapinatore ha intascato prima di allontanarsi con apparente tranquillità, sempre confondendosi fra gli operai al lavoro, i passanti e gli avventori del bar, della gelateria e della pasticceria che si affacciano su largo Pomeo.

Il bottino, stando ai primi riscontri eseguiti dalla direzione delle poste, dovrebbe ammontare a circa 400 euro che il malvivente si è messo in tasca senza battere ciglio. Ha poi raggiunto il complice che lo stava aspettando in un’auto tenuta con il motore acceso poco distante. La fuga è avvenuta in modo repentino, ma senza creare allarme immediato. Gli operai del cantiere, concentrati sul lavoro, non si sono accorti di nulla.

Solo quando l’auto si è dileguata, è scattato l’allarme e la centrale del 112 è stata informata della rapina. Le forze dell’ordine sono ora al lavoro per ricostruire l’accaduto e identificare i responsabili. Le telecamere di sorveglianza dell’ufficio postale e delle zone limitrofe sono al vaglio degli inquirenti, nella speranza di individuare elementi utili per risalire all’identità dei malviventi e al veicolo utilizzato per la fuga.

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