Calco, addio al dottor Abele Gatti

Il medico che curava con il cuore

Si è spento la scorsa notte Abele Gatti, 81 anni, per tantissimo tempo medico condotto di Calco e molto apprezzato da tutti i suoi mutuati.

Da qualche tempo malato, non lo si vedeva più in giro ma non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa, tutti hanno voluto manifestare, soprattutto attraverso i social network, l’apprezzamento per quello che il consigliere comunale Silvano Pirovano ha definito come «un medico di altri tempi».

Il dottor Gatti, d’altra parte, era noto non solo a Calco ma in tutto il circondario per il particolare approccio che aveva con i pazienti.

Una sua peculiarità era quella di non avere mai voluto indossare il camice. Se non costretto, quando aveva lavorato in ospedale, prima a Lecco e poi a Merate. «Il camice - sosteneva - mette i pazienti a disagio. Se lo indossassi per misurare la pressione ai miei pazienti, sono sicuro che in molti casi risulterebbe più alta di quel che è».

Amava il contatto diretto. Per questo, quando aveva dovuto scegliere tra l’ospedale e l’attività ambulatoriale, aveva scelto quest’ultima. Con i suoi pazienti, inoltre, instaurava sempre un rapporto diretto. «Era uno molto alla mano», ricorda ancora Pirovano, che lo ha avuto come medico curante.

Altra sua grande caratteristica era quella di non smettere mai di lavorare. Anni fa, quando era andato in pensione, aveva raccontato un aneddoto. Al termine della giornata di lavoro, aveva ripassato mentalmente i casi di cui si era occupato. Uno, in particolare, lo preoccupava. Nel mezzo della notte, era stato assalito dal dubbio che forse sarebbe stato meglio ricoverarlo. Nonostante fossero le 4 del mattino, era andato a bussare alla porta di casa, per poi scoprire che la terapia stava facendo effetto e l’uomo di stava migliorando. Domani sabato 3 febbraio alle 10 le esequie alle quali parteciperanno senz’altro moltissimi calchesi. Oltre alla moglie, il dottor Abele Gatti lascia quattro figli.n F.Alf.