Boom di rapine sui treni lombardi: un’aggressione e un caso di minacce ogni giorno

Lecco

È boom di rapine sui treni lombardi. Dalle 36 ogni anno denunciate nel 2022 e nel 2023 si è passati alle 101 denunciate nel 2024. A rivelarlo sono i dati del “Focal point security” di Trenord, la piattaforma che raccoglie le segnalazioni del personale di bordo e coordina gli interventi di assistenza, diffusi dai consiglieri regionali del Partito democratico.

Sempre nel 2024 sono state denunciate in media un’aggressione e un caso di minacce ogni giorno. In particolare, le aggressioni che hanno provocato un infortunio al personale di Trenord sono state oltre una cinquantina.

«Regione Lombardia continua a tagliare le risorse per la sicurezza: l’esiguo 0,012% del bilancio è la prova di come la destra non sia capace di tradurre le parole in azioni concrete», accusa il dem lecchese Gian Mario Fragomeli. L’ultimo grave episodio che coinvolge il lecchese è avvenuto all’inizio di quest’anno, quando le forze dell’ordine hanno arrestato alla stazione di Monza un diciottenne che aveva tentato alcune rapine su un convoglio diretto verso Lecco. Aveva suscitato ben più scalpore, mediatico e non solo, quanto accaduto nel luglio 2023: una banda di rapinatori, tra cui uno armato di machete, aveva seminato il panico su un treno diretto a Lecco ferendo e rapinando un minorenne.

Due dei quattro uomini erano stati fermati subito dalle forze dell’ordine, intervenute nella stazione di Olgiate Molgora, mentre gli altri due erano stati arrestati nei giorni successivi. Trenord, su indicazione dell’assessorato alla sicurezza e protezione civile di Regione Lombardia, ha firmato dei protocolli con le Prefetture di Varese, Lecco e Pavia per implementare il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio nella gestione della sicurezza.

«La collaborazione con gli enti locali è fondamentale – commenta l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente -, con l’intervento degli agenti di Polizia locale anche e soprattutto nelle stazioni, a garantire ordine e sicurezza. Regione Lombardia sta già facendo molto: tutti i 214 treni nuovi che saranno immessi entro il 2025 sono dotati di strumenti per la videosorveglianza. Ma sono d’accordo con pendolari e personale di bordo: ci vuole più sicurezza, soprattutto nelle località maggiormente a rischio come Milano».

Trenord ha recentemente annunciato anche l’inizio di una sperimentazione relativa all’uso delle bodycam, che saranno indossate dagli operatori a bordo e a terra. A questo si aggiunge l’iniziativa di Regione di garantire al personale delle forze dell’ordine e delle forze armate la possibilità di viaggiare gratuitamente sui treni regionali.

«Quei pochi agenti che usano il treno, - osserva Giorgio Dahò, rappresentante dei pendolari lecchesi - fanno solo due corse al giorno e rimangono seduti su un solo vagone, una presenza peraltro presente più che altro in ora di punta, cioè quando serve meno. Con gli stessi soldi si potrebbero pagare delle ronde permanenti a bordo che coprirebbero così una buona percentuale delle corse, a rotazione. Gli stessi agenti potrebbero anche monitorare il servizio, dare una mano al capotreno nella controlleria, far rispettare le norme come il divieto di musica ad alto volume, controllare le stazioni tra una corsa e l’altra e fermare il traffico quando ci sono passaggi a livello rotti. Sulla sicurezza servono investimenti strutturali».

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