Bertolaso: «Il Mandic non chiude, anzi verrà rilanciato»

Oltre ai problemi, l’ospedale Mandic di Merate ha anche punti di forza. Vere e proprie nicchie su cui la dirigenza dell’Asst di Lecco, con il pieno appoggio dell’assessorato regionale al Welfare, vorrebbe puntare per rilanciare la struttura meratese. Ne ha parlato lo stesso assessore Guido Bertolaso, al termine del faccia a faccia con i politici del territorio, ossia con i sindaci di tutta la zona, dal sindaco di Merate Mattia Salvioni a quello di Casatenovo Filippo Galbiati, a cui si sono uniti anche i consiglieri regionali Mauro Piazza, Giacomo Zamperini e Gianmario Fragomeli.

Dopo avere ammesso che, nel corso del 2024 ci sono stati ovvi e prevedibili cali nei reparti come l’ostetricia-ginecologia, chiusa in primavera, e in quelli collegati (a partire dalla pediatria), l’esponente regionale ha tuttavia evidenziato che si notano anche segnali positivi. Oltre a «una crescita importante nell’ambito dell’attività chirurgica», ha citato la pediatria, dove «le attività stanno riprendendo bene. Il reparto si sta specializzando verso quelle che sono le cure palliative, che è un settore assolutamente trascurato in tutta Italia per il quale questo ospedale diventerà un po’ di riferimento per altre attività».

Quindi ha fatto riferimento alla «chirurgia di ginocchio», che sarà lanciata grazie all’innovativo macchinario concesso in comodato d’uso da Technoprobe, per proseguire poi con «la nefrologia e le varie attività che vi stavano ottimizzando».

Punti fermi su cui costruire una nuova solidità dell’ospedale, assicurandogli un futuro. «L’intenzione - ha infatti precisato Bertolaso - è di ripartire o di far continuare questo Mandic al quale tutta la cittadinanza è estremamente legata nelle migliori condizioni possibile. Quindi, quando vi dicono chiudono questo, chiudono questo, riducono questo, riducono questo, se non c’è stata una pubblicazione ufficiale dalla parte dell’assessorato o del direttore generale - cosa che non prevediamo affatto di fare - non dovete dare seguito a quelle che possono essere illazioni o strumentalizzazioni che vogliono seminare disagio tra il personale. Che invece deve essere messo nelle condizioni di lavorare nel modo migliore possibile». In Regione, infatti, non c’è alcuna intenzione di chiusura. «Se dovesse accadere - ha messo le mani avanti l’assessore - sarebbe ovviamente solo la conseguenza della impossibilità a reperire quel personale specifico per quella determinata iniziativa».

Riferimento, probabilmente, al psichiatria di cui ormai non si parla nemmeno più. Bertolaso ha infine sottolineato come il cambio di dirigenza sia stato positivo per tutti e ha parlato di «soddisfazione sia da parte di tutto il personale sanitario sia anche da parte dei sindaci per quelli che sono i rapporti tra il vertici dell’Asst e la cittadinanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA