Barzanò, La famiglia
chiede giustizia per Matteo

Barzanò Il papà annuncia che si costituirà parte civile nel processo: Giuseppe Brivio sarebbe andato troppo veloce «I carabinieri mi hanno confermato che quando ha preso il dosso è decollato, finendo con la moto sopra a mio figlio»

«I carabinieri ci hanno confermato la dinamica dell’incidente. Il motociclista andava troppo veloce. Quando ha preso il dosso è come decollato. Poi è caduto e la moto è finita addosso a Matteo. Martina è riuscita a infilarsi in una specie di insenatura. Non c’era spazio a sufficienza e per questo Matteo non ci è entrato».

Quel tragico sabato sera

A parlare è Luca Pampolin i, padre di Matteo, morto sabato scorso nel tragico incidente avvenuto in via Nazario Sauro a Cassago Brianza insieme al suo investitore.

Riferisce quanto gli hanno raccontato i carabinieri, dove giovedì pomeriggio è passato per cercare di capire le circostante dell’incidente in cui ha perso la vita suo figlio di 19 anni.

«I carabinieri ci hanno anche confermato che il motociclista era in ciabatte o zoccoli». Una circostanza su cui Luca Pampolini si sofferma spesso, ritenendo impensabile che qualcuno possa girare su una moto che pesa attorno ai 300 chilogrammi con calzature dei quel tipo.

Dal momento che la salma del motociclista è già stata cremata lunedì pomeriggio subito dopo le esequie a Missaglia, e che su di essa il magistrato non ha ritenuto di dover fare eseguire alcun esame autoptico, non è possibile affermare per quale motivo Giuseppe Brivio abbia perso il controllo della sua potente Harley-Davidson. Ciononostante, la famiglia Pampolini lo ritiene responsabile di quanto avvenuto. Di conseguenza, al di là di quelle che saranno le decisioni del sostituto procuratore che ha aperto un fascicolo sul caso, e che potrebbe anche chiuderlo per estinzione del reo, Luca Pampolini ha già annunciato che si costituirà parte civile.

Altri particolari su La Provincia di Lecco in edicola sabato 28 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA