Allarme furti, a Merate il controllo di vicinato si riorganizza

Merate

Creazione di nuovi gruppi nelle zone ancora scoperte e riconfigurazione di quelli esistenti per farli funzionare ancora meglio. Sono gli obiettivi della riformulazione del controllo di vicinato, attivo a Merate da otto anni, ma che necessita di essere ripensato in maniera più coerente. Ad illustrarli in auditorium, il sindaco Mattia Salvioni, affiancato dal comandante della polizia locale Davide Mondella e dal coordinatore dei gruppi Christian Bellenzier.

La riunione è stata organizzata per informare tutti della necessità di sottoscrivere le nuove autorizzazioni al trattamento dei dati personali, in seguito alla sottoscrizione del protocollo con la prefettura di Lecco. Il Comune ha quindi deciso di sfruttare questo passaggio per reimpostare l’organizzazione dei gruppi, che erano cresciuti in maniera spontanea sulla spinta di periodi particolarmente caldi sotto il profilo della micro-criminalità.

Ad oggi, sono ancora parecchie le zone dove il controllo di vicinato è assente. Ed è lì che l’amministrazione Salvioni ha deciso di attivarsi con maggiore impegno.

«Per quello che riguarda il centro città - spiega Salvioni - abbiamo trovato la soluzione. Creeremo tre nuovi gruppi. Stiamo invece ancora lavorando per far partire i gruppi di controllo di vicinato a Pagnano, a Novate e a Cicognola».

A Merate, stando all’organizzazione ipotizzata, i gruppi saranno come detto tre. Il primo coprirà l’area da viale Garibaldi a piazza Vittoria, via Roma, piazza Prinetti, via Papa Giovanni XXIII, via Lombardia e piazza Don Minzoni; il secondo si occuperà della zona di via San Francesco, viale Cornaggia, via Baslini, via Sant’Ambrogio e via San Vincenzo fino all’ospedale; il terzo gruppo vigilerà su viale Verdi, via Turati, via Cernuschi e via Santa Maria di Loreto.

La riorganizzazione implicherà anche un ripensamento dei gruppi attualmente già attivi in frazione. «A Brugarolo - osserva il sindaco - i gruppi sono numerosi. Praticamente ce n’è quasi uno per via. Per non frammentare eccessivamente la città, abbiamo pensato di accorparli in due». Salvioni ha quindi ipotizzato un gruppo Brugarolo nord e un altro Brugarolo sud. Identica suddivisione potrebbe essere proposta anche per le altre frazioni, a patto di raccogliere un numero sufficientemente alto di sottoscrizioni.

«Al momento - continua Salvioni abbiamo già ricevuto tra le 60 e 70 re-iscrizioni. Siamo tuttavia appena partiti. Nei prossimi giorni, gli stessi gruppi si attiveranno per comunicare a tutti questo passaggio necessario».

Per il 1° marzo, Salvioni conta di attivare i nuovi gruppi e con essi anche i canali WhatsApp dedicati, spegnando quelli vecchi.

«È fondamentale - conclude Salvioni, sottolineando la funzione del controllo di vicinato - che i cittadini denuncino tempestivamente eventuali reati, ricordandosi però che compito dei gruppi di controllo di vicinato è segnalare mentre spetta alle forze dell’ordine intervenire».

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