Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 19 Novembre 2020
Airuno, «Gilardi è al sicuro,
tornerà presto a casa»
Il professore secondo un servizio televisivo de “Le Iene” sarebbe stato portato via contro la sua volontà
L’amministratore di sostegno e l’avvocato dicono invece che l’anziano non è rinchiuso, ma ha condiviso la scelta
Il professore Carlo Gilardi portato via da casa contro la sua volontà e costretto in una casa di riposo. Questo il messaggio del servizio che la trasmissione Le Iene di Italia 1, attraverso una inchiesta della giornalista Nina Palmieri, ha voluto lanciare martedì sera.
La trasmissione
Dopo avere ricostruito la personalità del professore, conosciuto non solo in paese ma in tutta la provincia, avendo insegnato a lungo estimo al Parini di Lecco, la giornalista ha cercato, attraverso le dichiarazioni dell’ex badante Brahim, di capire che fine abbia fatto il novantenne, perché sia stato allontanato da casa e perché, soprattutto, sia stata fatta una cosa del genere.
Dal servizio è emerso che Gilardi, munifico benefattore dei suoi concittadini oltre che dell’amministrazione comunale, già da anni era stato messo sotto la custodia di un amministratore di sostegno, dietro richiesta di una sorella.
Una tutela, tuttavia, che l’uomo, piuttosto indipendente, aveva mal tollerato fino dall’inizio. In tre anni, ad avvicendarsi in un ruolo evidentemente scomodo, cinque legali, fino all’ultimo, l’avvocato Elena Barra.
Durante questo periodo, Gilardi non ha più avuto disponibilità dei suoi conti e per questo ha cercato di riprendersi quella libertà che gli era stata sottratta. Il 27 ottobre, l’epilogo quando nella sua abitazione, a pochi metri dal municipio, arrivano l’avvocato Barra, i carabinieri, un’ambulanza e i sanitari.
Vogliono prendere il professore e portarlo in un luogo sicuro, dopo averlo sottoposto ad alcuni esami medici. Nessun sequestro di persona, tuttavia. L’avvocato Barra, infatti, smentendo in toto la ricostruzione fornita dalla trasmissione televisiva, basati sul racconto del badante, sottolinea che sul caso «estremamente delicato» c’è «la costante attenzione del giudice tutelare e del tribunale di Lecco». Precisa che «sono stati emessi degli ordini di protezione e la Procura della Repubblica di Lecco sta indagando su un’ipotesi di circonvenzione di incapace.Fra i soggetti indagati risulta anche Brahim». Di conseguenza, il trasferimento di Gilardi dalla sua abitazione a una struttura segreta è stato fatto «in accordo con il giudice tutelare e con la sua espressa autorizzazione per mettere in sicurezza il professor Carlo».
Con una nota, il tribunale ha confermato la versione dell’avvocato Barra.
«Si intende rassicurare circa le condizioni rassicurare dell’interessato, per la cui integrale tutela il Tribunale agisce ed agirà, nel pieno rispetto della legge e dei diritti della persona».
La decisione
L’amministratore di sostegno ha inoltre precisato che «Carlo non è affatto rinchiuso in un luogo contro la sua volontà ma, al contrario, ha condiviso con la sottoscritta un progetto di libertà volto a prendere le distanze anche e soprattutto da tutti i soggetti che l’hanno circondato approfittandosi di lui». E che, scopo ultimo dell’intervento è di farlo tornare «a vivere da solo a casa sua». Il primo cittadino Alessandro Milani si è espresso duramente sul servizio della trasmissione Mediaset, accusandola di avere «spettacolarizzato» la vicenda.Una vicenda che sta comunque appassionando gli airunesi che conoscono e stimano il professor Gilardi . Al punto che non si contano i commenti di quanti vorrebbero che gli amministratori, e in primis il sindaco, chiarissero esattamente quello che è avvenuto. E che, soprattutto, si adoperassero per riportarlo a casa propria. al più presto.
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