Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 11 Novembre 2020
Airuno, doppio rogo
Si sospetta piromane
Due auto bruciate nel giro di quindici giorni in via Piave
Gli inquirenti ipotizzano la pista criminale. C’è un precedente
Due auto incendiate in due settimane in via Piave ad Airuno. Forse non è un caso.
L’ultimo episodio nella notte tra lunedì e martedì mentre il primo risale a quella tra il 27 e il 28 novembre. È troppo presto per affermare che le due auto, completamente distrutte dalle fiamme, siano state vittime della mano di un piromane ma, considerata la vicinanza temporale dei due eventi e il fatto che entrambi gli incendi siano avvenuti a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro, portano gli investigatori a non trascurare la pista del piromane.
Andiamo con ordine, cominciando dall’incendio più recente. Secondo fonti ufficiali si tratta sicuramente di un atto doloso. La Dacia Logan quasi completamente distrutta dal rogo divampato tra la mezzanotte e l’una dell’altro giorno non è bruciata per un cortocircuito o qualcosa del genere. La vettura risulta infatti piuttosto recente, avendo meno di quattro anni.
Quando i pompieri, allertati dai residenti, che abitano a pochi metri dal luogo in cui l’auto era stata parcheggiata per la notte, sono arrivati sul posto, hanno dovuto lavorare quasi due ore, prima per spegnere le fiamme e, quindi, mettere in sicurezza la zona. Come detto, si tratta del secondo episodio in pochi giorni. Due settimane fa, era andata completamente distrutta una Opel, parcheggiata a bordo strada. Anche in quel caso, l’intervento dei vigili del fuoco non aveva salvato l’automobile dalla discarica. In un primo momento era circolata l’ipotesi che il rogo fosse stato provocato da cause accidentali. Solo ora salta però fuori che anche allora ci fossero numerosi dubbi.
Dubbi che il secondo incendio non fa che rafforzare.
«Insieme ai carabinieri - spiega il comandante della polizia locale di Airuno, Enrico Badon - stiamo cercando di capire se i due fatti possano essere collegati tra loro. Ci sono varie strade che stiamo prendendo in considerazione e su cui stiamo lavorando. Tra queste c’è anche quella del piromane, anche se appare inquietante».
Le indagini a tutto campo
Proprio per individuare elementi utili alle indagini, già dalla mattinata di ieri, i carabinieri della stazione di Brivio hanno acquisito dalla polizia locale di Airuno le immagini del sistema di video-sorveglianza. Purtroppo non ci sono occhi elettronici che tengono sotto controllo proprio la zona. A mero titolo di cronaca è giusto ricordare come quattro anni fa, nel 2016, nei Comuni di Airuno, Brivio e Olgiate Molgora si verificarono una serie di incendi di auto. Nel giro di poche settimane fu individuato il responsabile. Inoltre, anche se molto probabilmente si tratta di un’altra storia, va rammentato come, meno di un mese fa, altre due auto, di proprietà del direttore di Merateonline e della collega giornalista, siano state bruciate a Sartirana di Merate.
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