
Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 30 Gennaio 2025
Ad Aiuruno l’ultimo saluto a Lorenzo Grignani: «Addio Grigna, ci hai insegnato la vita»
In tantissimi per l’addio a Lorenzo Grignani, 16 anni, morto sull’asfalto della Sp 72 a Olginate, mentre tornava a casa. Al termine della messa gli amici lo hanno salutato con il rombo delle moto
Airuno
Il rombo delle moto degli amici, all’uscita del feretro dalla chiesa. E, poco prima, le parole di don Ruggero Fabris: «Ciao, Grigna, continua a correre e saltare nella luce eterna di Gesù». Due inni alla vita per l’addio a Lorenzo Grignani, 16 anni, morto sull’asfalto della Sp 72 a Olginate, mentre tornava a casa, dopo una serata di allenamenti alla Canottieri Pescate venerdì.
Tantissime persone oggi pomeriggio si sono strette come un abbraccio attorno a mamma Barbara e papà Giovanni nel giorno che nessun genitore vorrebbe mai vivere. C’erano i ragazzi che con Lori, come lo chiamavano gli amici, erano cresciuti ad Airuno, frequentando le scuole primarie e secondarie e giocando in oratorio nelle lunghe calde estati. C’erano i nuovi amici del Badoni, dove Lorenzo era arrivato solo a settembre, dopo essere ritornato a vivere in paese di ritorno da Milano, dove si era trasferito per un paio d’anni. E, infine, c’erano i compagni di allenamenti alla Canottieri di Pescate, che Lorenzo frequentava da pochi mesi con una costanza e una determinazione al punto che i suoi allenatori aveva subito visto in lui un futuro campione. La chiesa dei santi Cosma e Damiano non è riuscita a contenere tutti quelli che sono arrivati ancora increduli per dare l’ultimo saluto a un ragazzo vivace e allegro, che stava «mangiando la vita», come ha più volte ricordato il parroco nella sua omelia.
«Lorenzo se ne è andato troppo presto lasciando in ognuno di noi il ricordo della sua immensa vitalità, - hanno detto gli amici, che dietro alla foto in cima al feretro, hanno posato un casco bianco e rosso con tutte le loro firme, consegnato a mamma e papà al termine della messa. - Ogni attimo della nostra vita è un dono che va vissuto nel migliore dei modi come Lorenzo ha fatto, dedicando tutto se stesso alle sue passioni». Lorenzo sempre allegro e sorridente che risultava «imbattibile nello sport. Ricordiamo quando siamo andati a pattinare sul ghiaccio. Lo ricordiamo volteggiare con la musica nelle orecchie, facendo cose che per noi erano impossibili e inimmaginabili».
Altri hanno invece parlato del suo eterno sorriso, che mai nessuna preoccupazione cancellava, l’hanno ringraziato «per averci insegnato cosa sono la passione, la determinazione, la pazienza e la costanza». Infine, gli hanno chiesto di «non allontanarsi troppo. Ora sarai lassù a guardarci, proteggerci, darci la forza e, forse, battere i tuoi idoli in pista». Anche gli ex insegnanti della scuola secondaria hanno voluto consegnare a tutti il loro personale ricordo di Lorenzo studente, parlando del fatto che ha lasciato «segni indelebili in chi ti ha conosciuto, educato e amato».
Quando al termine della messa la bara di Lorenzo è uscita, gli amici hanno fatto urlare i motori delle loro moto, per poi accompagnare il carro funebre al cimitero, mentre tutti quelli che si sono fermati sul sagrato hanno sciolto il loro dolore in un grande applauso.
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