Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 07 Agosto 2020
A Sartirana 3.500 chili di pesci morti
Ossigeno ok, ma solo in superficie
Per il sindaco di Merate Massimo Panzeri
si è trattato di un «fenomeno eccezionale»
Il bilancio finale della strage ha numeri da brivido: in tre giorni, nel laghetto di Sartirana, sono morti 3500 chili di pesce.
È quanto hanno calcolato i tecnici di Silea, che hanno smaltito tutte le carcasse ripescate come rifiuti speciali.
Da stamattina, sono state tolte anche le pompe per il ricircolo dell’acqua. I valori di ossigeno in superficie sono stati completamente ripristinati, andando oltre la normalità. Ancora critica, anche se meno rispetto ai giorni scorsi, quelli rilevati invece sul fondale, ricoperto di fanghi.
Passata la fase calde dell’emergenza è scontro politico su quanto accaduto.
Dopo gli attacchi arrivati da più parti, il sindaco Massimo Panzeri ha deciso di replicare, dando la sua versione dei fatti.
Sulle cause, il primo cittadino ripete che si è trattato di un «fenomeno eccezionale» provocato «da una serie di concause che si sono drammaticamente incastrate tra loro, accentuando una situazione già di per sé critica e provocando questo disastro».
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