Zamperini: «Risse in centro Lecco, serve l’esercito»

«Basta risse e insicurezza. I lecchesi sono sequestrati in casa e hanno paura di uscire. Serve l’esercito e un presidio fisso», le parole del consigliere regionale, Giacomo Zamperini, all’indomani dell’ennesima scazzottata in centro città. «È inutile girarci attorno, si tratta di giovani e giovanissimi, spesso di origine straniera, che seminano paura e caos, ubriacandosi e facendo risse nei pressi della stazione- scrive Zamperini-. Ciò che sta succedendo è inaccettabile in uno Stato di diritto. I residenti sono esasperati e non si sentono più al sicuro nell’uscire da casa o dagli esercizi commerciali, come se alla sera fossero sequestrati dalla paura. La disperazione ha spinto residenti e commercianti a proporre di mettere mano al proprio portafogli per proteggersi pagando della vigilanza privata. Serve una risposta forte da parte delle istituzioni prima che la gente si faccia giustizia da sé. Il Comune non metta la testa sotto la sabbia. La situazione è tragica e non va minimizzata, anche perché tutto ciò avviene sotto gli occhi del Sindaco, proprio davanti al Municipio. Anzitutto, si convochi il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con all’ordine del giorno questa priorità. Serve disporre con le forze dell’ordine un presidio di sicurezza quotidiano nelle zone e negli orari più a rischio, anche in collaborazione con la Polizia Locale, prevedendo eventuali servizi straordinari».

«Ho contatto- conclude Zamperini- il Sottosegretario per la Difesa, con delega alla missione “Strade sicure”, Isabella Rauti, confermando che le forze armate a presidio di alcuni punti critici, come avviene ad esempio a Como con gli Alpini, fungono efficacemente da deterrente e la loro presenza risolverebbe molti problemi. Tra le altre, anche questa è un’ipotesi che va presa seriamente in considerazione. D’altro canto, Regione Lombardia è pronta a fare la sua parte, sia economicamente che dal punto di vista legislativo».

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