
Cronaca / Lecco città
Giovedì 17 Aprile 2025
Violenza fra giovanissimi: ragazzino inseguito dal branco che lo voleva derubare
Lecco
Fermato, preso per il collo, rapinato della sigaretta elettronica nella via dietro il Bennet, carico e scarico merci, riesce a scappare. Inseguito, braccato dal branco, raggiunge i condomini di via Balicco, sopra il parcheggio del Broletto Sud, e raggiunge la salvezza: un portone di un condominio aperto in cui si infila.
La storia di “Luca” (nome di fantasia), 16 anni, studente di un istituto scolastico lecchese, è quella di tanti. Ragazzi, per lo più studenti come lui, che, passando a fianco della Meridiana per raggiungere la stazione o casa propria, sempre più di frequente si trovano, soprattutto se soli, circondati da sei-sette coetanei, quasi sempre di origini straniere, e rapinati. Il numero dei partecipanti al raid, di solito basta a dissuadere il malcapitato dal reagire e dunque dall’essere picchiato. Gravi violenze non sono (ancora) state commesse. Ma è chiaro che il passaparola è di non girare mai da soli. Neanche di giorno.
Il fatto che vi abbiamo raccontato è avvenuto alle 13,30 di un lunedì qualsiasi. Luca torna a casa dopo un lungo giorno di scuola. Solo, ma tranquillo, raggiunge la stradina che costeggia il centro commerciale Meridiana, dove ci sono i container dei rifiuti del centro stesso. Via frequentatissima, soprattutto nelle ore di entrata ed uscita dalla scuola. Luca cammina tranquillo ma viene notato da un gruppetto in attesa della vittima di turno.
Sono tutti ragazzi di colore, più o meno della stessa età dell’aggredito. Incappucciati, con la bandana intorno al volto per non farsi riconoscere. In un attimo lo circondano. Uno, il più alto lo mette al muro prendendolo per il collo. Gli chiedono di dargli tutto: cellulare, portafoglio, sigaretta elettronica. Lui fa il gesto di dargli la sigaretta elettronica, che stringeva per le mani e approfittando dell’attimo di distrazione, si divincola e scappa a gambe levate. A perdifiato raggiunge la scaletta che dall’entrata del parcheggio del Broletto Sud porta ai civici di via Balicco. Lì, inseguito dalla muta di ragazzini inviperiti, trova rifugio in un portone. Lo chiude.
Gli inseguitori, anche perché vistisi osservati e presi di mira dalla gente che passava di lì ed era fuori nel cortile del complesso dei super condomini di via Balicco, desistono e, sempre correndo, si dileguano. Nessuno chiama la Polizia. Sarebbe inutile. Il ragazzo racconta. “Volevano tutto, gli ho dato la sigaretta elettronica e poi sono scappato. Non è la prima volta che capita da queste parti. Altri amici mi avevano avvisato, ma io vado a casa di lì cosa devo fare? Cambiare giro è impossibile… Cercherò di stare in compagnia, ma basterà?”.
L’episodio, uno dei tanti, fa il paio con la lettera che un ragazzino, nome presunto Christian G. del Parini (ma a un primo controllo il nome sembra non corrispondere a nessuno vero studente di questo istituto), avrebbe mandato al prefetto Sergio Pomponio lamentando proprio la costante insicurezza che si respira a Lecco, lui che ha fatto il rider, consegnava pizze, e doveva guardarsi sempre le spalle, soprattutto nelle ore serali. E soprattutto a opera di nordafricani. “Nessun razzismo, ho tanti amici di colore”, precisa il ragazzo il cui messaggio è andato virale sui social. Ma anche la richiesta di intervenire perché “questi ragazzi oggi sono adolescenti ma domani, continuando così, diventeranno delinquenti.
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