Villa Manzoni, «lavori necessari e non rinviabili: restano vivi tutti gli altri
percorsi manzoniani in città»

L’assessore alla Cultura Simona Piazza: «Nessun evento sarà sospeso, quelli che si svolgevano nella Villa troveranno una nuova sede, ma non si fermeranno»

La chiusura di Villa Manzoni sino al 2026 per i lavori di restauro apre ovviamente numerosi temi, tra cui quello di come si farà a sostituire un luogo divenuto centrale per la nostra città manzoniana. D’altra parte i lavori in questione non erano più rimandabili e, dunque, era obbligatorio chiudere la struttura per renderla più sicura e accogliente.

Come sempre quando si chiude un luogo carismatico per una città (pensiamo alla chiusura della Scala a Milano) non mancano i mugugni e le critiche, ma resta il fatto che non si può aspettare che un edificio crolli per decidersi a sistemarlo. In ogni caso abbiamo voluto chiedere a Simona Piazza, assessore alla cultura del Comune di Lecco, cosa succederà in questi due anni di chiusura. Partiamo innanzitutto dal Museo manzoniano, visitato ogni anno da almeno 50 mila studenti e luogo simbolo per eccellenza: «Il Museo manzoniano resterà chiuso – precisa l’assessore – e non era assolutamente possibile trasferirlo in altra sede. Voglio però ricordare che a Lecco le occasioni culturali non mancheranno, grazie alle mostre periodiche e permanenti che si possono visitare al Palazzo delle Paure o alla Torre Viscontea o alle diverse manifestazioni a carattere culturale che la città ospita. Ultimamente, credo di poter dire che nella nostra città c’è un’offerta culturale importante».

Villa Manzoni era diventata la sede privilegiata di una rassegna come “Lecco città dei Promessi sposi”, che si svolge all’inizio dell’autunno. Chiediamo all’assessore cosa si farà in proposito: «Preciso subito che nessun evento sarà sospeso. Quelli che si svolgevano a Villa Manzoni troveranno una nuova sede, ma non si fermeranno. Per quanto riguarda “Lecco città dei Promessi sposi”, gli eventi che trovavano sede fuori dalla villa continueranno a svolgersi in questo modo, per gli altri stiamo valutando due location alternative. Appena avremo preso una decisione lo comunicheremo. Quest’anno poi “Lecco città dei Promessi sposi” rientra anche nelle celebrazioni di personaggi illustri come Antonio Ghislanzoni, Antonio Stoppani e Mario Cermenati di cui si celebrano gli anniversari. E’ questa una ragione in più per confermare questi appuntamenti. Voglio anche ricordare che, sempre in autunno, si svolgerà regolarmente anche il “Festival della lingua italiana” di Treccani».

Torniamo ancora un momento sugli studenti che arrivano a Lecco sulle tracce del Manzoni e sui percorsi alternativi che potranno compiere: «Come ho già detto non potranno entrare a Villa Manzoni, ma avranno a disposizione, come sempre, i percorsi manzoniani. Si possono consolare pensando che alla riapertura avranno un Museo manzoniano arricchito e ancora più completo». Infine, chiediamo all’assessore una battuta finale su questi lavori di restauro: «Sono stati rimandati per trent’anni, quindi dovremmo essere tutti contenti che Villa Manzoni sia oggetto di un restauro che permetterà il recupero importante di un bene nevralgico per la nostra città».

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