Cronaca / Lecco città
Sabato 07 Settembre 2019
Via l’amianto, ma anche il dipinto
Lecco. C’è il rischio che per togliere la polvere di eternit si debba cancellare il lavoro del Sora sulla volta - Ma non è un fulmine a ciel sereno, perché il problema era noto da anni: restano i gravi ritardi dei lavori
Con le fibre di amianto polverizzate di mezzo, nulla può dirsi escluso: nemmeno che si proceda alla rimozione dell’affresco del Sora. Dopo l’ultima diagnostica realizzata dallo studio Berlucchi (incaricato appunto della progettazione dei lavori di rifacimento del Teatro della Società) sul tavolo del Comune di Lecco giacciono in queste ore due diverse ipotesi: un lungo lavoro di restauro dell’opera pittorica del Sora, con collanti ad hoc per fissare e rivestire l’intonaco, oppure un’accorta operazione di rimozione dell’opera stessa e, conseguentemente, anche delle fibre di amianto che rischiano ora di polverizzarsi.
Del resto, lo scenario riguardo la volta del Sociale è improvvisamente mutato. Nei mesi scorsi pareva che l’attenzione dei lavori fosse in particolare rivolta alla parte statica e impiantistica. Niente da fare: l’ultima analisi condotta dallo studio ha verificato la presenza di polvere di amianto sui cornicioni dell’interno del Teatro. Segno che l’affresco (termine in realtà inesatto, dal momento che l’opera non è su malta) si sta ormai deteriorando. Il rischio è, di conseguenza, quello che con il progressivo cedere dell’intonaco finiscano per sbriciolarsi in dosi massicce anche le fibre di amianto. Un processo che, al momento attuale, può dirsi senz’ombra di dubbio già iniziato.
E probabilmente lo era già sette anni fa, quando Alfredo Chiappori per primo esternò pubblicamente tutte le sue perplessità nei confronti delle analisi condotte dall’Asl di Lecco. «L’amianto che si trova nella volta del teatro – erano state allora le considerazioni dell’ente sanitario locale - può anche essere degradato in termini di visibilità, ma assolutamente senza conseguenze per il semplice fatto che è rivestito di vernice acrilica o vinilica che funziona da fissante e isolante». Già nei giorni successivi, Chiappori ribadiva che di intonaco si trattava, e non di malta, di superficie porosa e non soffice. Oltre a questo, l’allarme che l’opera e i suoi supporti materiali andassero via via deteriorandosi.
Infine, nei giorni scorsi la conferma dello stato di rischio in cui versa il Teatro Sociale è arrivata dall’assessore ai Lavori pubblici, Corrado Valsecchi. «Legittimamente, siamo tutti pronti a prestare estrema attenzione ai tetti in amianto. Ebbene, nel caso del Teatro della Società non si parla nemmeno di aero dispersione: la polverizzazione dell’intonaco compromesso in amianto viene addirittura respirata dagli utenti del sito e solo un irresponsabile può privilegiare la continuità delle rappresentazioni in presenza di rischi certificati della volta del Teatro che contiene quel materiale rispetto a garantire la sicurezza e l’incolumità dei fruitori».
Il Comune di Lecco ha già stanziato 180mila euro aggiuntivi rispetto ai prospetti iniziali della progettazione dei lavori. Già, ma a cosa serviranno? Al momento le ipotesi in campo sono due. Da un lato, si tratterebbe di fissare meglio dipinto e intonaco, con un restauro ad hoc. Dall’altro, invece, di cancellare completamente ogni traccia di fibra di amianto e di intonaco. E ovviamente, con esso, anche dell’affresco.
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