Cronaca / Lecco città
Martedì 21 Gennaio 2025
Via alla settimana corta al Medardo Rosso: sì da studenti e docenti. I dubbi dei genitori: «Scelta frettolosa»
L’istituto superiore “Medardo Rosso” applicherà la settimana corta. La nuova organizzazione delle lezioni sarà operativa dal mese di settembre, quindi per l’anno scolastico 2025/2026, anticipando quella che sembra essere una chiara linea di indirizzo per tutte le scuole superiori, sarà dunque articolata su cinque giorni. Più ore di lezione quotidiane, ma ore da 50 minuti. Ingresso posticipato alle 8.10, due intervalli, uno al mattino e uno da 20 minuti per pranzare e poi sabato e domenica tutti a casa. Lo hanno deciso con una votazione tutte le parti in causa: studenti, docenti, personale amministrativo e personale Ata. Tranne i genitori.
Tra gli studenti i voti a favore sono stati 363, per la maggior parte provenienti dalle prime classi. I non favorevoli sono stati 281. La più alta concentrazione di voti contrari si è avuta nelle quarte, le terze sono uscite divise a metà.
Il personale Ata, quindi i collaboratori scolastici hanno votato a favore raggiungendo il 100%, mentre i docenti favorevoli sono stati il 66%.
Se da una parte l’istituto superiore che riunisce gli indirizzi del liceo artistico e quelli dell’ex Bovara si pone come precursore di un percorso che potrebbe portare tutti gli istituti ad abbracciare la settimana corta, dall’altra parte c’è una importante fetta di persone che non è assolutamente d’accordo con questa decisione che cambia in corso l’organizzazione di un’intera scuola, ma anche le abitudini di studenti e di famiglie. E ci sono anche tante perplessità sollevate da alcuni genitori che hanno già chiesto e ottenuto un primo incontro con la dirigente scolastica professoressa Alessandra Policastro e hanno scritto una lettera inserita nell’ultimo Consiglio di Istituto.
«L’assenza di locali mensa e di servizio mensa, problemi di trasporto che costringeranno i ragazzi residenti lontano dalla città di Lecco a rientrare a casa ancora più tardi, carico di libri e materiali sulle spalle degli studenti che dovranno frequentare per 7 ore, qualità della resa nelle ore pomeridiane» ci spiegano i genitori che ci hanno contattati.
«E poi c’è la tempistica a far storcere il naso – proseguono - Troppo poco preavviso, scarso coinvolgimento delle famiglie e poco tempo per discuterne e tutto approvato, ci verrebbe da dire “in fretta e furia”». Con circolari e verbali alla mano ricostruiscono le tappe della vicenda: «Venerdì 20 dicembre 2024 il Consiglio di Istituto, si è riunito e tra gli argomenti emersi, si è espressa l’intenzione di avviare rapidamente un monitoraggio sulla possibilità di una disposizione su 5 giorni e ne sono stati valutati in sede, vantaggi e svantaggi» hanno scritto nella circolare inviata poi ad alunni e genitori e a tutto il personale, venerdì 11 gennaio 2025.
Attraverso questa circolare la dirigente scolastica ha annunciato per la mattinata di lunedì 13 gennaio alle 10.30 la realizzazione di un sondaggio per verificare l’interesse della settimana corta. Al sondaggio hanno partecipato tutti gli studenti in classe, fino alla quarta. Ed è stata deliberata La decisione di attuare la settimana corta è stata deliberata, nell’ultimo Consiglio di Istituto che si è riunito il 17 gennaio».
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