Vergogna sulla 36, si moltiplicano rifiuti e proteste
In queste settimane sono tornati i sacchi del pattume lungo la strada tra Lecco e Colico.
Sacco “selvaggio” dell’indifferenziata nelle piazzole della statale 36, siamo di nuovo a livelli di guardia. In questi giorni, specie nelle ultime settimane, forse in concomitanza con il susseguirsi di giorni festivi e di vacanza e ponti- da quello del 25 aprile al primo maggio -, le aree di sosta, marcatamente lungo la super che fiancheggia il ramo lecchese del Lario sono ricomparsi in grande numero.
Sacchi neri, sacchi “di fortuna”, della spesa, lasciati vicino al piccolo e civile cestino portarifiuti collocato normalmente in queste aree di sosta. Anche sacchi che appaiono sfondati, scaricati a lato strada, con l’immondizia che si sparge a fianco della corsia delle automobili da e in direzione Sondrio, Colico, Lecco. La vecchia regola di civiltà del cittadino, che prescrive che dopo le gite «i rifiuti li si riportano a casa» sembra ignorata da troppi.
Ne scrivono lamentandosene due lettrici di Madesimo, Paola Barri e Alice Pedroncelli, che si sono rivolte al nostro giornale, riferendosi alla “situazione rifiuti” sulla superstrada 36 tra Colico e Lecco, «un fenomeno - dicono - che si ripete periodicamente ormai da molti anni». Ne scrive portando altre rimostranze il lettore Mario Fumagalli, da Lecco, sempre segnalando immondizia abbandonata nel tratto di statale tra Lecco e Colico e «in ambedue le direzioni». Confidando che, forse la stampa, «possa riuscire a dipanare questa “matassa” e smuovere gli enti responsabili riportandoli ai loro doveri istituzionali. Per uno schifo - dice senza usare mezzi termini - che è in atto e che è sotto gli occhi di tutti».
Sull’argomento aveva preso voce portando denunce e commenti anche l’ex presidente della Provincia Massimo Sertori. L’amministratore e imprenditore che si reca da anni quasi quotidianamente a Milano in auto per lavoro aveva anche girato un video che aveva poi postato sui social media raccogliendo un grande consenso e migliaia di visualizzazioni e “like”. Segno che il problema era ed è sentito da tanti.
E proprio Sertori nuovamente intervistato sull’argomento ritorna a fare presente il disservizio. «Disservizio deplorevole - commenta l’ex inquilino di palazzo Muzio -. Devo dire - aggiunge - che dopo gli interventi di denuncia che avevamo diffuso condividendoli ai tempi sui social media utilizzando proprio un video, girato da me direttamente sulla “situazione strada e raccolta rifiuti nelle piazzole” e dopo il conseguente scalpore che si era registrato, c’era stato un deciso miglioramento della situazione. Tuttavia - precisa anche - proprio in questi ultimi quindici giorni si nota di nuovo un netto peggioramento. Io mi reco a Milano quattro volte alla settimana e gli episodi recenti sono molto visibili. Credo - ha poi aggiunto - che chi rappresenta le istituzioni debba chiedere ad Anas, il gestore della rete stradale, se sia successo qualcosa che possa avere riportato decoro e stato di pulizia delle piazzole a quella condizione di abbandono di qualche tempo fa».
Sertori è preciso nella sua testimonianza pressoché quotidiana. «Qualche sacchetto lasciato qua e là c’è sempre stato - dice infatti -, ma lunedì mattina ad esempio la situazione era indecorosa e inaccettabile. Spero – conclude l’ex presidente di palazzo Muzio - che questo degrado si risolva sui canali istituzionali, cominciamo col fare appello a loro, che si facciano parte attiva del problema e, se non ci saranno interventi – conclude deciso - rivestirò un’altra volta i panni del “videoreporter” e ricomincerò a “risvegliare” l’opinione pubblica con le mie testimonianze filmate».
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