Vent’anni fa l’arresto di Sonya Caleffi: speciale di Unica Tv sul caso

La ricostruzione L’infermiera è stata condannata per cinque omicidi. Scontata la pena, è libera dal 2018. Il programma in onda venerdì sera alle 21

Era la notte tra il 14 e il 15 dicembre 2004 quando i carabinieri arrestarono Sonya Caleffi nella sua casa di Tavernerio.

La donna, infermiera di 34 anni prima in servizio negli ospedali di Como e poi al Manzoni di Lecco, era accusata di aver ucciso cinque suoi pazienti e di aver tentato di fare lo stesso in altri due casi, inoculando loro aria nelle arterie.

Omicidi che dopo l’arresto confesserà spiegando come volesse indurre l’intervento «di medici che avessero bisogno di un’infermiera che passasse i farmaci giusti».

Due anni più tardi, sarà condannata a una pena di vent’anni, poi confermata in Appello. Una sentenza in cui non venne riconosciuta l’aggravante della premeditazione.

Sonya Caleffi, passata alle cronache con il soprannome di “infermiera killer”, nel 2018 ha terminato di scontare la propria condanna lasciando il carcere di Bollate.

Il caso sarà ripercorso venerdì sera, in occasione dei vent’anni dall’arresto, in uno speciale in onda su Unica Tv alle 21 (Canale 75 e in streaming sul sito internet https://www.laprovinciaunicatv.it/).

A condurre la trasmissione, sarà la giornalista Barbara Gerosa, ospiti in studio la cronista della Provincia Antonella Crippa e l’avvocato Claudio Rea, difensore di Sonya Caleffi insieme ai colleghi Renato Papa e Rosanna Pontieri.

Interverrà telefonicamente anche Ester Goggia, nipote di Maria Cristina, 99 anni di Dervio, l’ultima vittima accertata dell’infermiera di Tavernerio.

Proprio gli accertamenti medici disposti, su insistenza della famiglia, dopo la morte dell’anziana, diedero un importante impulso a un caso che per mesi fu al centro delle cronache nazionali oltre che locali.

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