Cronaca / Lecco città
Mercoledì 03 Febbraio 2021
Vaccino, si cambia
Dal 24 febbraio
tocca agli over 80
Il caso L’annuncio della Regione spiazza Ats e Asst
Ma intanto non si sa ancora quante dosi arriveranno
Contrordine. Il piano vaccinale per gli over 80 non inizia più ad aprile ma il 24 febbraio. Com’è possibile? In un giorno, rispetto a quanto dichiarato da Ats a “La Provincia” proprio lunedì, è cambiato tutto. Da aprile a…fra qualche giorno.
A spiegare la novità, con un annuncio-shock in diretta streaming da Palazzo Lombardia, il nuovo assessore regionale al Welfare Letizia Moratti.
Ma si tratta, in realtà, di una mera ridistribuzione matematica: invece di procedere con la fase 1 bis (ovvero con tutti gli altri operatori sanitari esclusi dalla fase 1 A, tra i quali dentisti, farmacisti, operatori dei centri psichiatrici, e via dicendo), e poi passare agli Ultra 80 enni, si vaccineranno “fifty-fifty” gli uni e gli altri. Ovvero un po’ degli uni e un po’ degli altri. “Les jeux sont faits et rien ne va plus”. Peccato che non si tratti della roulette, ma del piano vaccinale di Regione Lombardia.
Le perplessità
L’annuncio è giunto talmente inatteso alle orecchie de i direttori di Asst Lecco e Ats Brianza, che non hanno potuto commentare a caldo quanto annunciato ieri, all’ora di pranzo. Anzi, probabilmente il boccone gli è andato di traverso. Ma Moratti ha insistito: «L’inizio della somministrazione dei vaccini anti-Covid per gli ultra ottantenni è previsto per il 24 febbraio».
Ma il problema non è partire, visto che per farlo basterà dividere gli aventi diritto della fase 1 bis e gli anziani in due. Non prima gli uni o gli altri, ma tutti insieme. Pochi alla volta. Senza contare che, a sparigliare le carte, è arrivato anche Guido Bertolaso: “Tutta la popolazione lombarda sarà vaccinata entro giugno”.
Reazioni tiepide
Difficile immaginare i volti di Paolo Favini (direttore Asst) e Silvano Casazza (direttore di Ats Brianza), dopo questi annunci. Ma qualcosa trapela: «Asst Lecco – spiegano fonti interne all’ospedale - ha recuperato da proprie risorse interne (i vaccini rimasti da chi non ha voluto la somministrazione, n.d.r.), i vaccini necessari a completare la fase uno (ospedalieri, personale amministrativo, medici di medicina generale, dipendenti Ats, volontari del soccorso, ospiti e personale delle Rsa), e presto, dunque, chiuderà il cerchio dei primi 10mila vaccinati». Sottintendendo che procederà poi con sollecitudine a seguire il piano vaccinale predisposto da Regione Lombardia.
Le risposte
E Ats Brianza? Anche da lì risposte diplomatiche: «La prossima settimana finiremo i richiami della prima fase e poi termineremo con i soggetti mancanti. Siamo pronti, se i vaccini ricominceranno ad arrivare con regolarità, a rispettare i tempi che Regione ci indicherà. Ci atterremo al piano che riceveremo e metteremo in atto sul territorio tutte le strategie che ci permetteranno di rispettare i tempi che ci verranno indicati».
Fatto sta che ora si attende di capire, agli effetti pratici, come sarà possibile partire con le vaccinazioni over 80 il 24 febbraio. È vero che i vaccini attesi entro quella data (circa 675mila) andrebbero a coprire (tra Pfizer, Moderna e anche Astra Zeneca) il fabbisogno richiesto dei richiami della prima fase e della fase 1 bis (in Lombardia circa 110mila persone), ma è la filiera logistica vaccinale, ovvero il chi somministrerà e dove, a essere ancora vago.
Senza contare che le categorie della fase 1bis sono state sì pre-allertate e si sono (nel caso dei farmacisti e dei medici di medicina generale) anche iscritte al loro portale dedicato (PushOpe). Ma per ora non ci sono appuntamenti fissati, da quanto è parso di capire. Insomma, una situazione molto confusa e là da venire. Eppure il 24 febbraio è…domani.
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