Cronaca / Lecco città
Martedì 16 Febbraio 2021
Vaccini, l’assalto
In crisi il portale
della Regione
Il Clic-Day Anche 114mila persone in attesa sul sito
Problemi per ricevere gli Sms di conferma della data
Se non è stato un flop totale, poco ci manca. Come era atteso da molti, il sistema non ha crashato, ma è andato comunque in tilt. Noi abbiamo provato a registrare un nostro grande anziano…non riuscendoci. Siamo entrati alle 12,50 sul portale vaccinazionicovid.servizirl.it e a onor del vero, avevamo poche migliaia di persone davanti. Circa 6mila. Alle 12,58, non senza nostro stupore, siamo “entrati”, dopo una coda non lunga (appena 8 minuti per seimila persone in attesa).
Si è aperta dunque la pagina dove inserire i dati e…lì è cascato l’asino. Inserito il codice fiscale dell’over 80 e immesse le ultime cinque cifre della tessera sanitaria, è arrivato poi il momento di inserire il numero di cellulare sul quale, poi, sarà inviato il luogo, l’ora e le modalità della vaccinazione vera e propria.
Presa diretta
Per farlo, il sistema chiedeva un codice di verifica, mandato tramite Sms al cellulare indicato. Abbiamo naturalmente controllato il numero di telefono immesso, il codice fiscale, le ultime cinque cifre della tessera sanitaria, ma il codice di verifica non è arrivato. Abbiamo re-immesso il cellulare, ma…niente. E dopo cinque tentativi di immissione il sistema ci ha “buttato fuori”. Peccato che, a quel punto, ovvero alle 13,05 gli utenti in coda non erano più 6mila ma 60mila. Coda di un’ora. Poco male: ci siamo armati di santa pazienza e abbiamo ricominciato la trafila: 1) codice fiscale; 2) ultime cinque cifre della tessera sanitaria 3) numero di cellulare. Premuto il tasto “Verifica” ecco che il codice non è arrivato.
Tanta pazienza
Di Nuovo. Sono le 14,30 e, intanto, ci accorgiamo che alle 13,40 sono arrivati i codici che avevamo chiesto alle 13,05. Trentacinque minuti dopo. Ma oramai non sono più validi (durano 3 minuti dall’arrivo sul cellulare da verificare), perché abbiamo tentato di immetterli quasi un’ora dopo il loro arrivo. Decidiamo però di aspettare ancora. E vedere se il nuovo codice richiesto alle 14,30 arriverà alle 15 o dopo… Se tanto ci da tanto, dovrebbe arrivare, avendolo richiesto alle 14,30, verso le 15, al massimo le 15,05. Ma non facciamo i conti con l’accumularsi, nel frattempo, delle famose sessantamila (e chissà quante altre), domande di adesione. E, infatti, il codice non arriva. Quando proviamo a inserire di nuovo il cellulare, per tentare di averne uno nuovo, il sistema di ributta fuori. Questa volta ad attenderci là nella giungla del web ci sono 114.303 persone… E più di un’ora ancora da aspettare. Gettiamo la spugna. Ci rivolgeremo al medico di base.
Un pasticcio
C’è un “trucco” che qualcuno, scoraggiato dal mancato arrivo dei codici di conferma, ha usato: non registrare il cellulare ma registrare il numero di telefono fisso (per chi lo ha a disposizione). Non a noi, ma ad altri sembra aver detto bene. Registrazione completata. Ma non è il metodo più comodo. Nel senso che un Sms dove si indica luogo, ora e modalità della vaccinazione quando arriva, arriva. E ti resta nel cellulare. Invece la telefonata l’anziano deve sentirla, deve alzarsi e andare a prendere il telefono, rispondere. E segnarsi bene tutto. Inoltre dell’avvenuta registrazione non resta in mano nulla, diversamente dal codice di verifica ricevuto via Sms.
Insomma, un pasticcio. Ora molti si rivolgeranno al proprio medico di fiducia o al farmacista. Ma davvero riusciranno, i poveri medici di base, a star dietro alla massa di richiedenti? Sono 25mila solo nel Lecchese. Che prenderanno, se il portale non si sbloccherà in fretta, d’assalto gli studi medici. Oppure le farmacie.
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