Vaccini, avanti tutta
Tocca ai sessantenni
«Dose a metà maggio»
In provincia somministrato il 22,86% delle dosi. Domani si parte con le età comprese tra i 65 e i 69 anni. A pieno ritmo le prenotazioni della fascia 60-64
Aumenta la percentuale di somministrazione del vaccino anti Covid, e la provincia di Sondrio resta al secondo posto in Lombardia con un ragguardevole 22,86% di somministrazioni rispetto alla popolazione interessata dalla campagna vaccinale.
Valtellina e Valchiavenna sono, ancora dietro solo alla provincia di Cremona nella nostra Regione (25,27), e davanti a Pavia (22,73%) e Lecco (22,51%). Tutto procede a pieno ritmo, trovando anche il consenso dei cittadini.
Sono quattro i centri della provincia di Sondrio operativi sette giorni su sette: Sondalo, al sesto padiglione dell’Ospedale Morelli, Sondrio, nella palestra dell’Istituto “Quadrio-De Simoni”, Morbegno, presso il Polo Fieristico, e Chiavenna, nella palestra di viale Maloggia.
La prima settimana di campagna massiva si era chiusa con 4.500 prime dosi somministrate a cittadini ultrasettantenni, mentre la seconda si concluderà questa sera con 6.300 somministrazioni eseguite. A questo dato si aggiungono le circa 600 persone fragili, alle quali è stata inoculata la prima dose, e i 2.200 ultraottantenni che hanno ricevuto il richiamo, per un totale di 9.100, in media 1.300 al giorno.
Un ulteriore aumento della capacità vaccinale è previsto a partire dal 3 maggio quando saranno coinvolti i cittadini con un’età compresa tra i 60 e i 64 anni. Chi si è prenotato venerdì, primo giorno possibile per questa fascia d’età, secondo la disponibilità che varia da un centro all’altro, sarà vaccinato tra la prima e la seconda settimana di maggio, ma nel capoluogo valtellinese l’attesa sarà più lunga, seppur non certo esasperante. Chi, infatti, si è prenotato venerdì mattina si è visto fissare un appuntamento a partire da metà maggio.
«Noi abbiamo ottenuto l’appuntamento per la somministrazione della prima dose domenica 16 maggio, ma non ci lamentiamo affatto - affermano marito e moglie, noti ambulanti residenti a Sondrio -. Siamo contenti che sia arrivato anche il nostro turno, non abbiamo mai avuto dubbi sul fatto di vaccinarci, siamo sempre stati convinti. I tempi d’attesa, almeno in provincia di Sondrio, non sono lunghi, si sta procedendo speditamente in questa fase».
Gli ultra 65enni, nati dal 1951 al 1956, cominceranno ad essere vaccinati già da domani. Il vaccino somministrato, ferme restando le indicazioni del Ministero della Salute, è quello al momento disponibile ovvero AstraZeneca, come avvenuto per tutta la scorsa settimana e in parte di questa che si sta per chiudere, e Pfizer, inoculato a tutti gli ultrasettantenni nei giorni scorsi.
Chi, a seguito all’anamnesi da parte del medico, è riconosciuto non idoneo a ricevere AstraZeneca viene vaccinato con Pfizer immediatamente, se nel centro sono presenti dosi, o nei giorni immediatamente successivi. In questo secondo caso l’utente viene richiamato per fissare un nuovo appuntamento: entro breve i non idonei per AstraZeneca in attesa saranno tutti vaccinati con Pfizer.
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