Utilizzo dei proventi delle multe, Lecco
tra le città più «inadempienti» d’Italia

Secondo l’articolo 142 del Codice della strada, ogni Comune dovrebbe destinare il 100% delle somme incassate per violazione dei limiti di velocità a due capitoli di spesa: manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e dei relativi impianti; potenziamento delle attività di controllo stradale, comprese le spese relative al personale. Nel 2023, Palazzo Bovara ha destinato a questo scopo solo il 37,9% degli 8.352 euro incassati per violazione dei limiti

Secondo l’ultima inchiesta del mensile Quattroruote, il comune di Lecco è tra i capoluoghi di Provincia più inadempienti per quanto riguarda le regole sull’utilizzo dei proventi delle multe. Nel dettaglio, secondo l’articolo 142 del Codice della strada, ogni comune dovrebbe destinare il 100% delle somme incassate per violazione dei limiti di velocità a due capitoli di spesa: manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e dei relativi impianti; potenziamento delle attività di controllo stradale, comprese le spese relative al personale. Nel 2023, Palazzo Bovara ha destinato a questo scopo solo il 37,9% degli 8.352 euro incassati per violazione dei limiti.

Rispetto al controllo della velocità, a Lecco non sono presenti autovelox per via di una scelta della Polizia Locale. Come ricordato in più di un’occasione dalla comandante Monica Porta, infatti, si preferisce l’utilizzo del telelaser perché in questo modo la pattuglia può contestare immediatamente la sanzione agli automobilisti che infrangono i limiti.

Tornando al codice della strada, l’articolo 208 stabilisce che ogni comune debba destinare a specifici ambiti di spesa almeno il 50% dei proventi derivanti da altre infrazioni, tra cui la sosta in divieto o il mancato rispetto del rosso al semaforo. Nell’elenco dei capitoli di bilancio a cui devono essere riservati questi fondi figurano: sostituzione, ammodernamento, potenziamento e manutenzione della segnaletica; potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni, anche attraverso l’acquisto di automezzi e attrezzature; manutenzione delle strade, redazioni di piani del traffico, interventi di tutela degli utenti vulnerabili, corsi di educazione stradale. Nel 2023, il Comune di Lecco ha destinato a questi capitoli di spesa solo il 28.7% degli incassi, pari in tutto a 1.952.029 euro. Peraltro, il codice della strada stabilisce che alla segnaletica sia destinata una quota degli incassi pari ad almeno il 12,5%. Nonostante questo, Lecco si ferma al 10%, pari a 193.580 euro.

Da Palazzo Bovara evidenziano come il miglioramento delle condizioni di sicurezza sulle strade è una priorità dell’amministrazione Gattinoni. Ciò, si precisa, è dimostrato dagli oltre 200mila euro investiti per gli attraversamenti pedonali sicuri fuori dalle scuole e i sistemi di illuminazione “salva – pedone” posizionati in corrispondenza di alcuni attraversamenti pedonali critici in città.

Nella classifica dei capoluoghi inadempienti, Lecco si posiziona al terzo posto, dietro Rovigo e Isernia e davanti a Roma e Cosenza. Tra i capoluoghi lombardi, risultano particolarmente virtuosi Lodi e Cremona, i quali hanno destinato alla sicurezza almeno il 100% dei ricavi da violazioni del codice della strada che non riguardano i limiti di velocità. Milano, invece, nel 2023 è stato il capoluogo di provincia che ha stanziato più fondi in assoluto, ovvero 69,2 milioni su un incasso complessivo di 147, per investimenti in sicurezza. Di quei fondi, però, ne sono stati spesi solo il 42,2%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA