Uniti in preghiera

Nella moschea

no al terrorismo

Lecco Ieri mattina anche il vice sindaco

L’Imam: «Siamo aperti a tutti, lontani dalla violenza»

«Oggi più di ieri dobbiamo farci conoscere, dobbiamo far sapere che la nostra moschea è aperta a tutti. Solo così verrà meno la paura che compromette ogni dialogo. Le nostre porte sono spalancate e tutti le possono varcare». Queste parole sono state pronunciate da Usama El Santa Wy, l’imam del Centro Assalam di Chiuso al termine della preghiera del venerdì.

La moschea era strapiena di fedeli ed alla cerimonia erano stati anche invitati il vicesindaco di Lecco, Francesca Bonacina, il consigliere comunale Antonio Pattarini e padre Angelo Cupini della Casa sul Pozzo. Si è trattato di una preghiera speciale, vissuta da tutti alla luce dei tragici fatti di Parigi, che hanno colpito particolarmente la comunità musulmana lecchese. «Per colpa di pochi terroristi – ha detto l’imam – tutto il mondo è contro i musulmani. Con il loro folle gesto hanno cercato di rovinare un milione e mezzo di musulmani che vivono in Italia e quel miliardo e mezzo che vive nel mondo. Noi questo non lo possiamo accettare. Vogliamo dire con forza: siamo lontani anni luce da quelle persone e dalla violenza che seminano nel nome del Corano. Ma, come ha detto il profeta, il Corano che recitano non andrà oltre le loro gole. Non basta sventolare una bandiera nera per dirsi musulmani. Il Corano è contro ogni tipo di violenza, è contro il sangue e la morte. L’unica cosa che noi vogliamo è la pace delle comunità in cui viviamo».

E l’imam Usama è poi andato oltre, rivolgendosi direttamente a ciascuno dei presenti: «Se molti lecchesi hanno oggi paura di entrare in una moschea è anche colpa nostra. Dobbiamo fare un esame di coscienza ed aprirci agli altri. E’ necessario lavorare su noi stessi e farci difendere dalle nostre buone azioni. Può darsi che si venga insultati e derisi, ma noi dobbiamo mostrare chi sono veramente i musulmani e condannare decisamente chi sparge odio e violenza. Noi non saremo mai complici di chi vuole il terrore e la morte. Anche per questo è fondamentale stare vicini alle nostre famiglie e ai nostri figli perché crescano nel nome della pace. Questo è quello che noi desideriamo veramente».

Possiamo vivere insieme

Al termine della preghiera è intervenuta Francesca Bonacina, vicesindaco del Comune di Lecco: «Vi ringraziamo di questo invito perché vogliamo dire no alla violenza insieme a voi. Diciamo, invece, sì alla possibilità di vivere insieme nelle nostre comunità anche se questo non è semplice. Noi crediamo che la convivenza sia possibile e possa realizzarsi nel nome della pace. Siamo una comunità umana e questa deve essere la partenza per una nuova forma di dialogo. L’auspicio che faccio è che nel nostro quotidiano si possa vivere in assoluta serenità». Anche il consigliere Antonio Pattarini è intervenuto sottolineando l’importanza delle parole pronunciate dall’imam per il futuro della nostra comunità. Infine, l’imam Usama ha ringraziato il vicesindaco ed il consigliere comunale e, rivolgendosi alla comunità musulmana presente, ha parlato di un «segnale politico di grande importanza».

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