Cronaca / Lecco città
Sabato 06 Febbraio 2021
Una rosa rossa e un paracadute
Allo stadio l’addio a “Catfish”
Cinquecento persone al Rigamonti Ceppi di Lecco per salutare Marco Pietro Rossi, morto nel suo ultimo lancio a Cremona
In cinquecento questa mattina hanno preso parte alla cerimonia funebre di Marco Pietro Rossi, 35 anni a maggio, di Valgreghentino, che ha perso la vita sabato proprio mentre stava vivendo la sua passione nei cieli di Cremona.
Originario di Lecco, fotografo e videomaker, è stato salutato oggi dai tantissimi amici che hanno riempito un’intera tribuna dello stadio Rigamonti-Ceppi.
Sul prato un maxi-schermo con le sue fotografie, un paracadute accanto alla bara su cui è stata poggiata una rosa rossa, un cuore disegnato sul feretro e le immagini del suo sorriso stampate in due gigantografie.
A celebrare il rito il cugino Fra Guido, che ha invitato tutti a tatuarsi le iniziali di Marco o dei suoi soprannomi da paracadutista, Pescegatto, Catfish o Ines, sulla pelle per ricordarsi sempre di portare nella vita di ogni giorno il suo sorriso e la sua bontà.
Poi le parole d’amore e di dolore di tutti coloro che gli hanno voluto bene: mamma Paola, papà Tino, il fratello Costantino e i tantissimi amici del mondo del paracadutismo.
Un lunghissimo applauso ha salutato la salma che ha lasciato lo stadio per essere cremata.
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