Cronaca / Lecco città
Venerdì 29 Giugno 2018
Una piccola impresa
da Lecco al Marocco
Con i contributi di un bando regionale la Maximal ha partecipato ad una missione d’affari: «È un mercato in crescita grazie al boom dell’edilizia»
L’esperienza dell’azienda lecchese Maximal prova che la dimensione d’impresa non conta nel determinare, o meno, il successo su nuovi mercati esteri. Conta invece, oltre che avere obiettivi e piani per realizzarli, procurarsi un giusto affiancamento per l’accompagnamento iniziale.
La piccola azienda fondata nel 2006 da tre soci, due lecchesi e uno milanese, oggi commercializza articoli per l’illuminazione a led in Italia, Tunisia e, da poco tempo, anche in Marocco.
Paolo Strina (che peraltro è stato sindaco di Osnago dal 2004 al 2014), Enrico Fagnoni (eclettico imprenditore lecchese alla guida di un’altra impresa innovativa del territorio, la LinkedData) e Giovanni Facchetti anni fa hanno dato il via al loro sodalizio a partire dal fatto che ognuno di loro, per ragioni diverse, «aveva relazioni di affari o personali con l’azienda Executive di Lecco – ci dice Strina – importante azienda che distribuisce prodotti informatici e che ha sede al Bione. Per noi è stato importante il confronto col suo titolare, Giorgio Ascoli, che ci ha aiutati a sviluppare un’attività di distribuzione in Italia di cornici digitali prodotte nel Far East». In seguito, la svolta per i tre imprenditori provenienti dal mercato informatico arriva con l’esplosione del mercato dei led: «A partire dal 2011 – aggiunge Strina – con l’avvento dei led, prodotto elettronico che cambia in fretta, il mercato dell’illuminazione era in forte evoluzione». Appassionarsi al cambiamento e capitalizzare le relazioni già avviate coi grandi marchi mondiali dell’elettronica, fra cui Toshiba e General Electric, è stata la chiave di volta per dare slancio all’impresa e guardare anche all’estero, prima con qualche agente che testava i mercato girando per negozi e poi andando dai grossi clienti soprattutto del mondo degli hotel. Le prime vendite estere sono arrivate due anni fa «quando ci ha chiamati un impiantista di Tunisi che cercava prodotti di nostra distribuzione del marchio Verbatim, azienda che aveva deciso di lasciare il mercato di quell’area. Così – aggiunge Strina – abbiamo iniziato a servire il mercato di Tunisi e dintorni. Poi, con l’uscita del bando per l’internazionalizzazione delle Pmi abbiamo partecipato col sostegno di Promos, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, e abbiamo ottenuto un contributo che ci ha permesso di pagare la missione in Marocco. Ora abbiamo in corso trattative dirette con imprenditori del posto e abbiamo ragione di pensare che svilupperemo business insieme, grazie al forte sviluppo edilizio in atto in Marocco».
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