
Cronaca / Lecco città
Giovedì 30 Luglio 2020
Una meteora in fiamme
nel cielo del Lecchese
Eccezionale avvistamento
L’astrofilo: «Forse era un bolide
Un satellite? Poco probabile»
Andrea Zucchi, fotografo amatoriale di Mandello, nella serata di martedì ha individuato e fotografato un oggetto molto luminoso sopra Civenna: «Erano le 21 - racconta - era da poco passato il temporale e il cielo era tornato azzurro. Sopra Civenna, poco sotto la costellazione dell’Orsa Maggiore, ho avvistato e fotografato questo oggetto molto luminoso e che non sono stato in grado di riconoscere».
Zucchi ne descrive così le caratteristiche: «Si vedeva bene a occhio nudo ed è rimasto nel mio campo visivo almeno per una decina di secondi. Sono riuscito a scattare un paio di foto e poi riguardandole mi sono accorto che si trattava di una sorta di “palla di fuoco”, lo si vede bene. Non so di cosa si sia trattato, certamente non era la stella cometa che ha attraversato il cielo in queste sere. Sarei curioso di scoprire cosa ho fotografato».

A dare una possibile interpretazione a questo avvistamento è Loris Lazzati, astrofilo del Planetario di Lecco: «Molto probabilmente – è il suo parare – era un bolide, cioè una grossa stella cadente, o meteora, sono la stessa cosa. In caso di traiettoria da nord-est verso ovest potrebbe appartenere allo sciame delle Delta Aquaridi che hanno avuto il loro picco tra ieri e oggi. Se invece ha seguito un’altra traiettoria potrebbe essere un bolide sporadico. Più improbabile che si sia trattato di un detrito, come un resto di un satellite, di quelli che ogni tanto cadono sulla terra. Non era certamente un satellite Starlink, cioè quelli lanciati da Elon Musk, perché non hanno quell’aspetto, né quella luminosità, anche se la traiettoria poteva essere compatibile».
Altri elementi confermerebbero la teoria del bolide: «Alle 21 - continua Loris Lazzati - è ancora abbastanza chiaro e quindi una meteora normale e un satellite non si dovrebbero vedere, mentre il bolide sì. Certamente è qualcosa che è caduto dallo spazio. Non si tratta comunque di un avvistamento così facile, bisogna proprio guardare dalla parte giusta nel momento giusto e avere un pizzico di fortuna».
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