Cronaca / Lecco città
Lunedì 11 Dicembre 2017
Un cesto di vestiti per chi non ne ha
Sul viale Turati la solidarietà vince
L’idea di Monica Milani ha trovato le resistenze di diversi residenti, ma lei tira dritto: «Mi basta il sorrido della gente che posso aiutare»
Una raccolta di abiti e indumenti usati quotidiana, un gesto di solidarietà a sostegno più che altro delle persone meno fortunate della zona del Viale Turati ma che si allarga alla città.
L’iniziativa di Monica Milani titolare della lavanderia al civico 69, a un mese circa dall’inizio sta raccogliendo consenso, anche se va detto, pure parecchie critiche.
«C’è chi entra in negozio e mi chiede di non mettere gli abiti nel cesto fuori ma di darle a persone che conosco personalmente, ovvero non alla gente di colore. Ma io rispondo, lasciate perdere, o si da,o non si da. La povertà e il bisogno non hanno colori,razze,facce diverse»
E d’altronde in questo momento sono più che altro le famiglie extracomunitarie ad aver bisogno.
«Arrivano alla sera, cercano i capi si cui hanno bisogno e poi ripiegano ordinatamente gli altri - dice - cercano abiti per i bambini, nessuno lascia sporco o in disordine. Non capisco che fastidio possano dare».
L’idea le è venuta guardando le immagini in internet delle sciarpe sospese sugli alberi di Bologna, a lasciate per chi ne ha bisogno. Un’iniziativa che è presto passata da città in città, aggiungendo giacche o berrette alla lista degli indumenti caldi per i meno fortunati.
E così, si è detta, perchè non organizzare qualcosa anche da noi?
Pubblicata la foto con la cesta e il cartello con l’appello a lasciare indumenti caldi su Facebook, sul suo profilo e anche sui gruppi più noti, in poco tempo l’iniziativa ha preso piede.
«Ogni mattina il cesto si riempie - dice Monica - ogni sera si svuota. C’è tanta solidarietà e tanto bisogno, vengono davvero un po’ di tutti anche genitori italiani. Qualcuno non si fa vedere ma altri vengono anche dentro a chiedere informazioni, spesso sono i papà che si fanno avanti , sono gli indumenti per i figli ad essere i più gettonati. Un papà ha portato via un sacchetto di vestiti e il giorno dopo ha riportato quelli che non servivano, ben ripiegati. Deve averli fatti provare ai bambini»
Ma nonostante il viale Turati sia da sempre una zona molto solidale, con le iniziative del bar Mojito ad esempio e i pranzi sospesi che da qui sono stati esportati in tutta la città, resta ancora tanta diffidenza.
«La mia idea non piace a tutti anzi - aggiunge - purtroppo in questa zona c’è anche parecchia gente diffidente ma io mi accontento del sorriso delle persone che con questo semplice scambio riusciamo ad aiutare»n
L.Pag.
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