Un centro sportivo alla Piccola per gli studenti del Polo territoriale lecchese del Politecnico di Milano. È la proposta-provocazione lanciata lunedì pomeriggio dall’ingegner Vico Valassi, presidente dell’associazione Univerlecco ed ex imprenditore, nel corso dell’incontro organizzato dall’Ordine e della Fondazione degli ingegneri di Lecco sulle potenzialità del partenariato pubblico-privato.
Proprio grazie alla forma di cooperazione tra i poteri pubblici e i privati, infatti, la multiutility Acinque ha preso parte alla realizzazione del Palaghiaccio di Varese, l’Acinque Ice Arena, inaugurato a fine 2022. Un esempio di collaborazione che, secondo Valassi, potrebbe essere replicato anche sui 2mila metri quadrati della Piccola di Lecco, in via Amendola, per fornire ulteriori spazi e servizi ai ragazzi del campus di via Previati. «Non sapevo che a Varese si fosse realizzato questo progetto - ha osservato Valassi, rivolgendosi a Marco Canzi e Stefano Cetti, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Acinque - Sono presenti diversi attori del territorio lecchese, qui. C’è il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che potrebbe darvi una parte della Piccola per fare un bel centro sportivo per studenti. Cosa può esserci meglio di questo? Ovvio poi che non c’è solo l’amministrazione pubblica. Io questa provocazione l’ho già lanciata anche ad Allianz. Qualcosa, comunque, bisogna fare, specie di questi tempi – ha proseguito il presidente di Univerlecco – Penso che questo percorso di collaborazione tra pubblico e privato sia quanto mai necessario e indispensabile. Lo Stato, ormai, è assorbito da tanti impegni, anche e soprattutto economici, e credo che buoni esempi siano da emulare. Non è necessario per forza fare qualcosa di enorme, bastano piccoli interventi virtuosi da prendere come modello». Il territorio lecchese, secondo Valassi, «si presta moltissimo alla sperimentazione. Questo stesso Polo del Politecnico di Milano è giudicato come il polo dove la sperimentazione rimane la più facile da potersi fare. Del resto, abbiamo anche il Cnr, con sei istituti di ricerca, cosa che non esiste in nessun’altra parte, in Italia. Il nostro campus, dopo nove anni, è tenuto benissimo e penso che si possa fare qualcosa di buono, guardando al futuro».
L’idea di un’area dedicata allo sport e all’attività fisica, con ad esempio campi da basket, calcio e padel, per un polo che mira a crescere, non è nuova: se ne era infatti già parlato l’anno scorso, sempre con riferimento all’area della Piccola, su cui il Politecnico vanta voce in capitolo, essendo ricompresa in quell’accordo di programma che ha portato il campus universitario al posto del vecchio ospedale. Il campus di via Previati, insomma, pare essere pronto a crescere ulteriormente. Anche perché all’inizio dell’estate verrà “liberata” la palazzina sino a oggi occupata dal Cps, il centro psico sociale che verrà trasferito in via Tubi, consentendo al Politecnico – proprietario dello stabile - di avviare un’operazione immobiliare per ricavare 4mila metri quadri coperti, mille metri per piano, per dar vita a nuove aule, laboratori e spazi a disposizione degli studenti.
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