Un bug in un aggiornamento
di un software mette in crisi mezzo mondo

Mario Goretti, ceo della lecchese Agomir: «Queste situazioni fanno capire come siamo vulnerabili; nello stesso tempo, la tecnologia ci consente, anche quando siamo in down, di riprenderci molto velocemente»

Come nel migliore degli effetti domino, è bastato un bug nell’ultimo aggiornamento di un software di sicurezza a mandare in tilt il mondo intero. Voli cancellati in tutto il mondo, problemi ai principali trasporti, nei sistemi di telecomunicazione, nei pagamenti bancari e perfino in alcuni ospedali (non in Italia).

«La mattinata è partita con la notizia di questo crash – commenta Mario Goretti, ceo di Agomir, S.p.A., azienda informatica lecchese -. Non si capiva bene se il tutto fosse stato ingigantito o, al contrario, sminuito, all’inizio. Dopo poco, si è addirittura parlato dei classici attacchi hacker o di questioni di cyber security. E invece la falla è stata rilevata come piuttosto diffusa su dei sistemi specifici di Crowdstrike legati a Microsoft come sistema operativo; quindi – prosegue Goretti - diciamo che la falla è espansa, dal punto di vista globale, ma al tempo stesso limitata a chi ha installato questa soluzione specifica sui sistemi Microsoft. È vero che ha riguardato tante persone, ma al tempo stesso non tutti. Insomma, è un problema che ha riguardato una porzione diffusa su buona parte della terra. Al momento - evidenzia il ceo - non abbiamo riscontrato criticità né al nostro interno né da parte dei clienti, anche quelli più strutturati e che hanno anche sedi all’estero». Il bug pare infatti essere limitato ai discorsi di gestione di prenotazioni con altri circuiti, quindi i classici aerei, treni e hotel e altri sistemi, in primis. «Noi non abbiamo particolari clienti in quei settori e in quei meccanismi – ricorda Goretti - alla fine è stata individuata la falla e già sostanzialmente corretta, quindi credo che ci sia in questo momento la classica rincorsa per andare a tappare tutti i buchi e le falle che si sono creati, il tutto nel più breve tempo possibile per tornare alla normalità. Questo è un po’ il quadro il quadro generale. Certo che queste cose fanno capire che effettivamente da un lato siamo molto distribuiti globalmente, e in un attimo siamo a terra, in tutti i sensi, siamo vulnerabili, ma la tecnologia ci consente, anche quando siamo in down, di riprenderci molto velocemente».

Nessuna segnalazione di disservizio sugli utenti da parte di banche del territorio a seguito del down informatico del 19 luglio. Per il presidente della Bcc della Valsassina, Giovanni Combi, «solo pochi rallentamenti sulla rete, che non hanno creato particolari problemi». Idem per Giancarlo Zacchi, coordinatore della Fabi (il principale sindacato dei bancari) che riferisce come «i diversi nostri rappresentanti presenti nelle filiali del Lecchese non segnalino niente di significativo che abbia inciso sui servizi ai clienti». Per ora «nessuna segnalazione di problemi» anche dal fronte dei consumatori, secondo quanto ci dice il loro rappresentante in Camera di Commercio Roberto Frigerio. Niente da segnalare nemmeno dall’ospedale Manzoni e dalle anagrafi comunali del territorio. Franco Gattinoni dell’omonima agenzia di viaggi sottolinea che «i sistemi di prenotazione dell’agenzia sono sempre rimasti funzionanti, mentre rallentati e limitati i servizi web di accesso ad alcune compagnie aeree».

© RIPRODUZIONE RISERVATA