Turismo e negozi di vicinato: le sfide di Confcommercio Lecco per il futuro

Lecco

Un bilancio dell’anno appena trascorso, uno sguardo realistico sulle sfide in corso e un’attenzione già proiettata al 2025, tra crisi geopolitiche, guerre e incertezze economiche internazionali. Lunedì 7 aprile, presso la sala conferenze di Palazzo del Commercio, si è svolta l’assemblea annuale di Confcommercio Lecco. A guidare i lavori il presidente Antonio Peccati e il direttore Alberto Riva, che hanno tracciato un quadro delle principali attività associative e delle prospettive future.

«Siamo soddisfatti dei risultati in ambito turistico, ma serve una strategia strutturata per gestire in modo efficiente la crescita della domanda, soprattutto in città”, ha sottolineato Peccati. Se l’iniziativa privata ha dato slancio alla ricettività, restano criticità sul fronte dei servizi. Il presidente ha evidenziato come sia “indispensabile uno sforzo collettivo per colmare il gap tra offerta e domanda».

A preoccupare, invece, è la condizione del commercio di prossimità. Per questo nel 2024 Confcommercio ha avviato un percorso di confronto con le amministrazioni locali per siglare Protocolli d’intesa a sostegno degli esercizi di vicinato. Il primo è stato firmato con il Comune di Lecco a febbraio, altri ne seguiranno. «Vogliamo costruire un’azione efficace e territoriale, moderna e integrata», ha spiegato Peccati.

Tema caldo anche quello della sicurezza urbana, già al centro del dibattito politico locale. “Gli episodi che minano la serenità quotidiana sono fonte di crescente preoccupazione tra i commercianti. La sicurezza non è un optional, ma un diritto che va garantito per favorire lo sviluppo del tessuto economico locale”, ha dichiarato il presidente, ringraziando le Forze dell’Ordine per il loro presidio costante e invocando una sinergia tra istituzioni ed economia.

Sul fronte dell’occupazione, Confcommercio Lecco ha aderito al Patto territoriale per le competenze promosso dalla Provincia, con azioni specifiche nel comparto turistico e della ristorazione: Job Day, tirocini e corsi di formazione per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta. «Non basterà a risolvere tutto, ma è un segnale concreto della nostra volontà di agire», ha detto Peccati.

Importante anche il percorso avviato sull’intelligenza artificiale, in collaborazione con il Politecnico di Milano – Polo di Lecco. Dopo un primo anno di formazione interna ed esterna, il progetto culminerà in un evento pubblico a maggio. «L’IA può diventare un’opportunità per le imprese, a patto che venga governata in modo consapevole. Vogliamo essere pronti», ha spiegato Peccati, che ha ricordato anche il convegno organizzato a settembre 2024 su etica e tecnologia.

Tra i momenti salienti del 2024, anche il Premio Innovazione d’Impresa del Gruppo Giovani e la manifestazione Leggermente, che conferma il ruolo culturale dell’associazione. In quest’ottica, Peccati ha rilanciato la proposta di candidare Lecco a Capitale italiana della cultura: «Non è una provocazione, ma un progetto che merita impegno istituzionale. Noi siamo pronti, ora tocca al pubblico».

L’assemblea è stata anche occasione per presentare i risultati economici di Confcommercio Lecco e delle società collegate. Il presidente ha parlato di “gestione equilibrata e servizi sempre più apprezzati dagli associati”. In chiusura, aggiornamenti sull’operazione Palazzo Ghislanzoni, che si concluderà nei prossimi mesi: «È stata complessa, ma porterà valore alla città e alla nostra associazione».

Nonostante le preoccupazioni legate agli scenari globali, Peccati ha chiuso il suo intervento con un messaggio positivo: «La sfiducia si combatte con l’impegno. Confcommercio Lecco c’è, e continuerà a fare il massimo per sostenere le imprese e il territorio».

L’assemblea si è conclusa con l’approvazione del bilancio consuntivo 2024 e del previsionale 2025, oltre alla conferma del rifinanziamento del fondo di solidarietà per i commercianti.Uno sguardo d’insieme per valutare quanto fatto e per mettere in fila le principali azioni poste in essere nel 2024, con uno sguardo già proiettato, ovviamente, a un 2025 iniziato con tante preoccupazioni legate al nuovo assetto geopolitico, alle guerre e ai dazi imposti da Trump.

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