Cronaca / Lecco città
Martedì 18 Ottobre 2016
Tubetto, l’annuncio dei dipendenti
«Azienda chiusa nell’indifferenza»
Un mega manifesto funebre è comparso sul muro di cinta della fabbrica
«Siamo stati abituati a stare zitti, adesso che siamo in mobilità possiamo dire la nostra»
Con tutta probabilità è il manifesto funebre più grande mai comparso a Lecco (a occhio potrebbe essere un 210 per 300 centimetri).
È attaccato sui pannelli che, in corso Carlo Alberto, coprono parte del muro di cinta del Tubettificio europeo. È stato affisso lì non a caso, perché il mega annuncio funebre fa partecipe Lecco della scomparsa del Tubettificio europeo (ex Tubettificio ligure).
L’azienda aveva 70 anni, e occupava 109 persone (sull’avviso funebre c’è scritto 100 operai e impiegati). Il “triste annuncio” è dato dagli ex dipendenti che riferiscono di «un’agonia durata vent’anni».
Chi è l’autore del mega-avviso? Abbiamo contattato i sindacati di categoria, ovvero Fim-Fiom Uilm, che dicono di non saper niente dell’iniziativa. Che quindi è tutta dei lavoratori. Li chiamiamo. Dietro garanzia dell’anonimato, confermano: «Sì, l’abbiamo scritto e commissionato noi. Non tutti per la verità, solo quelli che siamo riusciti a contattare: più o meno una sessantina su cento». Sui motivi che li hanno spinti ad un’iniziativa tuonano: «Siamo stati abituati a stare zitti, ce lo imponeva l’azienda, ce lo chiedevano i sindacati, motivando la richiesta con l’interesse dell’impresa che poteva essere danneggiata da qualche dichiarazioni fuori luogo. Adesso che siamo tutti in mobilità abbiamo voluto dire la nostra».
I lavoratori sono convinti che ormai per il Tubettificio europeo non ci siano speranze. E che il giudice decida a breve una vendita-spezzatino. «Siamo convinti - dicono - che dopo il mancato affitto in estate, non ci siano prospettive di veder riavviare le produzione. Ormai è finita. Non siamo rimasti solo senza stipendio, ci hanno tolto un pezzo di vita». I lavoratori sono in mobilità da giugno. La prima indennità Inps l’hanno ricevuta ieri, e neanche tutti i 109 ex dipendenti. Nei tre e passa mesi precedenti, avevano percepito 98 euro, relativi a tre giorni di cassa integrazione. Nell’avviso funebre, i lavoratori «ringraziano quanti si sono impegnati per mantenerlo (il Tubettificio, ndr) in vita con spirito di servizio ed esprimono disappunto per quanti: titolare, dirigenti aziendali, politici, amministratori del territorio, sindacalisti e qualsivoglia responsabile del futuro del nostro paese, con la loro volontà, la loro assenza o la loro incapacità ne hanno favorito la prematura scomparsa». Chiusa in tribunale a Lecco la verifica dello stato passivo, il prossimo appuntamento istituzionale sul Tubettificio europeo è in calendario mercoledì 26, alle 16,30, in Provincia. Si incontreranno: i due curatori fallimentari, i sindacalisti e le rsu . Si cercherà di capire quali sono i margini e le possibilità di una vendita in blocco dell’impresa. Come scritto sopra, i lavoratori sono piuttosto pessimisti, ma è giusto continuare a tenere aperto uno spiraglio.
Intanto, dei 109 ex dipendenti del Tubettificio, solo una decina in questi quattro mesi ha trovato un lavoro a tempo determinato.
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