Triduo pasquale, questa sera la Via Crucis per le strade di Lecco. Don Bortolo:
«Nella croce di Gesù la vita vera»

Appuntamento alle 21 con il percorso dal Santuario della Vittoria alla basilica di San Nicolò e la meditazione del prevosto di Lecco. Il momento di preghiera sarà caratterizzato da sette stazioni, con riflessioni dedicate ala speranza che è possibile trovare sotto la croce

Lecco

Il rito della lavanda dei piedi ha aperto ieri pomeriggio in basilica di San Nicolò il triduo pasquale. Don Marco Della Corna ha presieduto la celebrazione affiancato dal prevosto di Lecco, don Bortolo Uberti. La basilica era affollata soprattutto da giovanissimi e dai loro genitori, che hanno partecipato al momento introduttivo della tre giorni che ripercorre a morte e la resurrezione di Gesù Cristo. Anticipato dalle letture liturgiche, il momento più suggestivo del pomeriggio è stata proprio la lavanda dei piedi che don Marco e don Bortolo hanno fatto ad alcuni bambini della comunità.

«Questo gesto che Gesù compie nei confronti dei suoi apostoli ci insegna innanzitutto l’umiltà e la carità. – ha spiegato don Marco - Gesù ha fatto la lavanda dei piedi agli apostoli per dirci “fatelo anche voi”. Ci suggerisce lo stile che dovrebbe caratterizzare la vita di noi cristiani. Imitare Gesù significa fare qualcosa per gli altri senza voler nulla in cambio. Un gesto semplice, dunque, ma di grande significato. Cristo si cinge di un grembiule e si mette in ginocchio, cioè si mette a disposizione degli altri per aiutarli: così dobbiamo fare anche noi. E’ quello il gesto che ci qualifica come amici di Gesù, che dice a tutti che noi gli vogliamo assomigliare».

Dopo la lavanda dei piedi, i ragazzi di quinta elementare hanno consegnato gli oli benedetti. Quegli oli che i sacerdoti hanno ricevuto ieri mattina dalle mani dell’arcivescovo Mario Delpini in Duomo a Milano. Saranno usati per i battesimi, le cresime e per l’unzione degli infermi.

Ieri alle 21, sempre in basilica, è stata celebrata, in modo comunitario, la Messa in Coena Domini. In essa si è ricordato l’ultima cena di Gesù con i suoi apostoli e sono state “legate” le campane: non saranno più suonate fino al Gloria della veglia pasquale, nella notte fra il sabato santo e il giorno di Pasqua, per sottolineare con il silenzio l’attesa della gioia pasquale.

Il triduo pasquale prosegue oggi, venerdì santo: alle 15 al Santuario della Vittoria, in basilica di San Nicolò e nelle chiese di San Carlo a Malgrate e San Materno a Pescarenico, vi sarà la celebrazione della Passione del Signore. Alle 21 si svolgerà la Via Crucis comunitaria dal Santuario della Vittoria alla basilica di San Nicolò con la meditazione tenuta da monsignor Bortolo Uberti. La Via Crucis avrà sette stazioni e rifletterà sulla speranza che è possibile trovare sotto la croce. Durante il cammino attraverso le vie del centro cittadino, si guarderà a Gesù attraverso gli occhi di sette personaggi della passione: Pietro, Pilato, la Veronica, il Cireneo, Maria e Giovanni, il discepolo più amato.

«In un momento drammatico come questo – spiega il prevosto – in cui sembra dominare il male, noi nella croce di Gesù troviamo la vita vera. La speranza è una virtù di movimento. Quando ci sembra di non farcela, quando ci si vorrebbe fermare o tornare indietro, quando pensiamo che non valga più la pena, la speranza spinge oltre. La speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori. Non delude perché Dio ha rovesciato, ha riempito i nostri cuori del suo amore».

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