Tribunale, lavori solo dopo gli esiti delle analisi su fondazioni e murature

Non saranno pronti prima di metà settembre i risultati delle analisi nel cantiere del vecchio tribunale. Da un paio di giorni gli operai sono al lavoro presso lo storico palazzo di via Cornelio per eseguire una serie di carotaggi richiesti dal provveditorato interregionale per le opere pubbliche. Lo scopo di quest’indagine di natura strutturale è verificare alcune criticità emerse durante i lavori. In questa prima fase i rilievi riguardano le fondazioni.

Dopodiché, a fine agosto, ci si concentrerà sulle murature. La relazione del laboratorio contenente gli esiti dell’indagine dovrebbe arrivare intorno alla metà del mese successivo. Solo allora lo studio di Ingegneria e Architettura “De Biasio e associati” di Belluno, già leader del team di esperti che realizzò il progetto esecutivo, potrà redigere la perizia di variante indispensabile per far ripartire i lavori. Più che gli aspetti tecnici, l’elemento centrale di questa vicenda sono i tempi. La notizia secondo cui per far ripartire il cantiere servivano altre analisi era emersa durante la commissione lavori pubblici dello scorso 21 febbraio.

Analisi, era stato spiegato, necessarie perché il progetto esecutivo era risultato carente sotto due aspetti: presenza di poco ferro nelle armature e di puntelli nel seminterrato. Due mesi dopo, il 24 aprile, Palazzo Bovara ha formalmente affidato allo studio bellunese l’incarico di redigere la perizia di variante non i risultati delle analisi fossero stati disponibili. Il costo complessivo di questo affidamento è stato di 25mila 311 euro. In quel momento, la previsione era che quel documento fosse pronto in estate, cosa che invece non è avvenuta. Pertanto, è chiaro che, anche qualora l’iter dovesse concludersi senza imprevisti, i lavori non ripartiranno prima di novembre. In base ad una convenzione firmata nel novembre 2020, la riqualificazione dello storico Palazzo di giustizia è seguita dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche e non da Palazzo Bovara.

Lo stesso Provveditorato, nell’ottobre 2021, aveva aggiudicato i lavori alla “Infratech Consorzio Stabile Scarl” di Milano, la quale a sua volta aveva individuato la E.CO.RES SRL, ditta con sede in Afragola nel napoletano, come impresa consorziata esecutrice dell’appalto. L’investimento complessivo ammonta a 8.578.00 euro, coperti con risorse proprie del comune di Lecco per 4.578.000 e con un contributo del Comitato interministeriale per la programmazione economica di 4 milioni. Gli interventi riguardano principalmente un adeguamento relativo agli aspetti sismici, antincendio, igienico - sanitari e di risparmio energetico dell’edificio.

Nel dettaglio, nell’elenco delle opere da effettuare figurano: adeguamento delle fondazioni e il rinforzo dei pilastri; rimozione del manto di copertura in Eternit con presenza di amianto; realizzazione di un cappotto interno; pulitura delle facciate esterne; rifacimento dei bagni; superamento delle barriere architettoniche per garantire l’accessibilità della struttura.

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