
Treni: errore nel conteggio degli indennizzi, l’Autorità: «Pendolari danneggiati»
Un errore nei conteggi degli indennizzi ha acceso i riflettori su un aspetto rimasto finora nell’ombra, ma che interessa direttamente anche i pendolari lecchesi e sondriesi. Secondo quanto emerso dall’inchiesta dell’Autorità di regolazione dei Trasporti (Art), Trenord avrebbe omesso di considerare le corse parzialmente soppresse nel calcolo degli indicatori che determinano il diritto all’indennizzo per gli abbonati.
Questo significa che per anni centinaia di pendolari, compresi quelli delle direttrici Lecco-Milano, Como-Lecco e Sondrio-Milano, potrebbero non aver ricevuto gli indennizzi a cui avevano diritto. Non si parla solo di treni cancellati del tutto, ma anche di quei convogli interrotti prima del capolinea — una pratica non rara, specie in caso di ritardi accumulati durante il tragitto. Il risultato? Corse “accorciate” senza preavviso, che hanno lasciato a piedi molti viaggiatori, costretti a trovare soluzioni alternative per raggiungere la propria destinazione.
Il Comitato Pendolari Lecco-Milano, così come quello Como-Lecco e gli altri firmatari del comunicato, hanno da tempo denunciato questa prassi, già ai tempi dei “bonus” mensili poi aboliti. Ora, grazie all’indagine dell’ART, i conti dovranno essere rifatti. E questo potrebbe significare nuovi indennizzi retroattivi per chi, negli ultimi dodici mesi, ha viaggiato su direttrici in realtà penalizzate oltre la soglia prevista per l’indennizzo.
Anche i titolari di abbonamenti integrati IVOL (che comprendono più mezzi e gestori) erano stati inizialmente esclusi dal sistema di compensazione. Ma l’Autorità ha confermato che l’indennizzo spetta anche a loro, a patto che la direttrice abituale abbia superato i livelli critici di cancellazioni e ritardi.
Per i pendolari lecchesi e sondriesi, si apre quindi uno spiraglio di giustizia: la speranza è che Regione Lombardia e Trenord si adeguino subito, evitando ulteriori sanzioni ma soprattutto riconoscendo finalmente i disagi subiti ogni giorno da chi viaggia per lavoro o studio.
Trenord fa sapere di « accogliere i rilievi di ART e conferma la massima disponibilità all’interlocuzione, tuttora in corso, su entrambe le questioni sollevate: le modalità di riconoscimento dell’indennizzo ai possessori di abbonamenti integrati e il computo delle soppressioni parziali nel calcolo».
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