Traffico e divieti, l’ira degli autotrasportatori: «Pronti a mobilitarci»

Lecco

“Abbiamo chiesto al Prefetto la convocazione di un tavolo con tutti gli attori del territorio. In mancanza di risposte, siamo pronti a mobilitarci da lunedì”. È durissima la presa di posizione di Fernando Battazza, presidente della Federazione autotrasportatori italiani Como Lecco, al termine di un’altra giornata a dir poco complicata per la viabilità lecchese.

Questa mattina poco prima delle 6 un autoarticolato che trasportava lastre di cemento è rimasto bloccato nella galleria del monte Barro, lungo la careggiata sud. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e la polizia stradale. Tuttavia, la pesantezza del carico ha reso molto complesse le operazioni di rimozione del veicolo e questo ha spinto le autorità a chiudere del tutto la carreggiata. Il risultato, complice l’orario di punta, è stato il caos: per tutta la mattina la viabilità a Lecco e nei comuni limitrofi è rimasta paralizzata. Ad aggravare la situazione è stato un secondo incidente avvenuto nella careggiata nord. Nel tentativo di far fronte all’emergenza, intorno alle 10 il Comune di Lecco ha annunciato l’apertura eccezionale del ponte Azzone Visconti in uscita dalla città e il dispiegamento di pattuglie della polizia locale, attiva fin dall’alba, all’intersezione tra via Leonardo da Vinci – viale Costituzione – lungolario Isonzo e all’incrocio tra piazza Cermenati e via Nava. Il transito nel tunnel del Barro in direzione sud è stato ripristinato solo intorno alle 13. Nonostante ciò, ancora nel primo pomeriggio si registravano code tanto sulla statale quanto sul lungolago di Lecco complice un terzo sinistro avvenuto intorno alle 14 in lungolario Piave dove è rimasta ferita una donna di 59 anni, poi trasportata in codice giallo all’ospedale.

“Ognuno coltiva il suo orticello. – aggiunge Battazza – Ora il sindaco di Pescate si è messo in testa di impedire il transito di trasporti eccezionali sullo svincolo in ingresso e in uscita dalla statale. Così però tutti quei mezzi pesanti si riversano in centro città visto che non possono passare neanche sul lungolago di Lecco. La situazione non è più sostenibile. Serve una strategia condivisa. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”. Alcuni giorni fa Dante De Capitani, primo cittadino di Pescate, ha emesso un’ordinanza per bloccare il transito dei trasporti eccezionali sullo svincolo di collegamento tra la provinciale e la statale 36. “Quello svincolo – aveva spiegato De Capitani - l’Anas lo ha lasciato a noi e infatti la manutenzione del manto stradale è in carico al comune di Pescate. Il problema è che lì sotto c’è un attraversamento pedonale e ciclabile realizzato con il ponte Manzoni nel 1985 e che necessita ora di manutenzione. Noi di questo sottopasso non abbiamo disegni o relazioni di calcolo, l’Anas non ci ha consegnato nulla. Ho recentemente fatto un sopralluogo e le condizioni del sottopasso non appaiono ottimali per cui ho ritenuto, essendo io un ingegnere, che il manufatto non sia idoneo al transito di carichi eccezionali”.

Allo stesso tempo i trasporti eccezionali non possono percorrere il lungolago cittadino per via della particolare conformazione della strada: il tratto di piazza Stoppani, ad esempio, è nei fatti un “ponte” sul Gerenzone che non può reggere più di un certo peso. I camion sono quindi costretti a entrare in città dal ponte Kennedy per poi raggiungere uno degli altri ingressi alla statale. Per quanto i trasporti eccezionali in circolazione non siano tanti, si tratta di uno scenario particolarmente rischioso per un sistema viabilistico spesso sovraccarico.

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