Tornano a salire i casi di Covid. Signorelli: «I soggetti più deboli si devono proteggere»

Il Covid c’è ma non si vede. È in crescita nelle ultime settimane ma non si vede perché nessuno lo ricerca più. «Hai febbre anche alta, raffreddore? Sarà anche Covid, ma tanto non ci sono più restrizioni». Questo ci si sente dire da amici e parenti se ci ammaliamo.

Tutto vero. Non ci sono più restrizioni o limitazioni di qualsivoglia tipo. Non sarebbe, se non per il senso civico, neanche obbligatorio portare la mascherina FP2, se si sa di essere positivi, nei confronti degli altri. Tutti liberi. Il che è bello e…pericoloso per gli altri. Per i fragili in primo luogo. E quando contribuiamo a diffondere il virus, non sappiamo mai a chi lo passerà chi l’ha preso da noi. Così Carlo Signorelli, presidente della commissione nazionale vaccini (Nitag), è molto chiaro sui comportamenti da tenere. «Pericoloso o meno che sia oggi il Covid, il problema è un altro. Che ciascuno di noi, soprattutto se appartiene alle categorie a rischio, dovrebbe sapere da che malattia è affetto. E poi le regole del buon senso sanitario vale per tutte le affezioni respiratorie che siano influenzali o da Covid.

Le affezioni del tratto respiratorio sono sempre potenzialmente pericolose per un fragile. Il Sars CoV2 è entrato nella nostra vita. Non farei una corsa sfrenata al test salvo nei casi in cui può essere utile, particolarmente per la diagnosi”. Per la cura del Covid nulla è cambiato. “Valgono le regole di sempre: farmaci che curano i sintomi, copertura antibiotica laddove si temano complicazioni. Ma le forme che abbiamo visto sono sempre meno gravi in termini percentuali rispetto al numero delle infezioni.

Le attenuazioni della virulenza, questa coabitazione tra virus e essere umano che porta nel tempo ad avere effetti molto più attenuati, tra diversi sierogruppi, sono una buona notizia. Ciò nonostante, il Covid può essere pericoloso come può esserlo l’influenza». E allora Signorelli invita tutti alla vaccinazione: “Tra due-tre settimane comincerà in Italia la campagna vaccinale influenzale e anticovid che io consiglio a tutti. In Lombardia mi pare parta l’1 ottobre. Tra ottobre e novembre, insomma, andrebbe fatta. Prima si fa, prima si è protetti e più si riducono i rischi di forme gravi sia influenzali che da Covid”.

L’influenza arriverà prima quest’anno? «Sono delle supposizioni. Comincia ora il toto influenza, ma la verità è che non si può dire. Di sicuro negli ultimi due anni è stata anticipata rispetto ai dieci anni precedenti. Ma non possiamo saperlo con esattezza. Né possiamo sapere quale forme si porterà con sè. Dobbiamo però proteggere le persone a rischio con un senso civico che ci deve richiamare alla massima attenzione».

La speranza del professor Signorelli è che tra alti e bassi, tra la corsa ai vaccini iniziale del periodo pandemico e, al contrario, la disaffezione del periodo post pandemico, prevalga ora l’equilibrio. Un equilibrio che salvaguardi la salute dei più anziani, dei cardiopatici, degli obesi, dei diabetici, degli affetti da Bpco (broncopneumopatie ostruttive croniche), e da tutte quelle altre situazioni di fragilità che, unite a virus come questi, rischiano di diventare pericolosi per sé e per gli altri.Tornano a salire i casi di Covid anche se, per diverse ragioni, i numeri dei contagi ufficiali restano bassi. L’appello del professor Carlo Signorelli, presidente della commissione vaccini: «I soggetti più esposti e i soggetti più deboli si devono proteggere»

COVID; SIGNORELLI INVITA A RISPETTARE I FRAGILI. Video di Marcello Villani

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